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Lettera 
9 maggio 2002 0:00
 
9 Mag 2002
Oggetto: terrazzo
Avendo già usufruito del vostro rapido ed efficiente servizio, ne approfitto nuovamente. Dopo le piogge che ci sono state a Milano recentemente, mi è capitato che uno scolo della grondaia sovrastante il mio terrazzo, normalmente inutilizzato, rovesciasse una quantità d'acqua sufficiente ad allagare il suddetto terrazzo. Ovviamente dall'esterno é entrata in breve tempo nell'appartamento, rovinando il parquet. (Il citato scolo la scorsa estate aveva fatto defluire altra acqua, essendo probabilmente uno scolo d'emergenza.) Ora mi chiedo é possibile che non esista una legge che vieti lo scolo diretto (e vi assicuro abbondante) nella proprietà di un inquilino?
E se fosse possibile chiuderlo o deviarlo a chi spettano le spese per i lavori?
Ringraziandovi, cordiali saluti

Risposta:
ci pare di capire che si tratti anche di buon senso da parte del progettista, il quale ha evidentemente sbagliato. Non e' infatti necessaria una legge che inibisca un tale effetto, cosi' come non lo e' una che impedisca che l'acqua possa esserle scaricata in camera: il concetto e' lo stesso. Non c'e' bisogno di regolare tutto, poiche' molti casi sono genericamente riconducibili a principi base.
Occorrera' pertanto che il condominio provveda alla modifica di tale settore di grondaia, contestando il danno derivatone ed avvisando che in caso non si provvedesse entro un termine da lei dato si riserva di agire in giudizio.
 
 
 
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