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Lettera 
8 maggio 2002 0:00
 
8 Mag 2002
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............COSA POSSO FARE?
Salve a tutta la Redazione, mi chiamo Mauro (27 anni) e risiedo a Roma.
Nel mese di Aprile 2002 decido di acquistare un'abitazione a Roma in via di costruzione (Fine Lavori Settembre p.v.). Dopo numerosi sopralluoghi con il Costruttore (non un'agenzia intermediaria) e con la mia Banca concordo insieme alle parti per un Mutuo al 85% del PREZZO DI ACQUISTO REALE. "Solo" il giorno del compromesso il Costruttore in persona mi OBBLIGA a dichiarare nell'atto di promessa di vendita (ed in futuro sul rogito finale) un PREZZO DI ACQUISTO RIDOTTO pari al 75% del PREZZO DI ACQUISTO REALE. Pena l'impossibilita' di acquistare quell'immobile.
La Banca oltre a ricordarmi che tutto cio' e' ILLEGALE mi annuncia giustamente l'impossibilita' di erogarmi il mutuo che le avevo richiesto (85% del PREZZO ACQUISTO REALE) perche' fa fede l'importo sul compromesso e sul rogito finale d'acquisto.
Io non acquisto (purtroppo!!!) e sto avviando contatti con la Guardia di Finanza di Via Nomentana, 591 a ROMA per procedere Legalmente sul Costruttore dell'Immobile.
Nell'ipotesi che questa condizione sia stata estesa a tutti gli immobili in costruzione (totale importo circa 20 mln euro) l'IPOTETICA truffa ai danni del solo STATO sono notevoli. Io inoltre ho avuto il danno di procurarmi il 15% del PREZZO D'ACQUISTO REALE in contanti per concludere il compromesso senza poter procedere come a norma di LEGGE.

Risposta:
essendoci un procedimento penale, puo' attendere e costituirsi parte civile nel caso in cui questo prosegua in giudizio.
L'alternativa e' intentare una causa civile col rischio pero' di vedersi comunque superare dall'iter penale e da chi si fosse inserito in esso.
Se i creditori sono tanti, la questione sara' comunque difficile.
 
 
 
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