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Lettera 
16 aprile 2002 0:00
 
16 Apr 2002
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA_TELECOM.............Gestisco un negozio di Personal Computers, che utilizza una linea ISDN per il collegamento internet e per il POS. La spesa media bimestrale (per operazioni pos e per il collegamento a provider con tariffa urbana) è sempre stata tra 1,6 e 2,2 milioni delle vecchie lire. A Maggio 2000 è arrivata una bolletta di 4,8 milioni di lire, tra l'altro priva della documentazione del traffico come nelle precedenti. Contattato il servizio 191, l'operatore mi ha informato che avrebbe sospeso la bolletta per verifiche, e che sarei stato informato dell'esito delle verifiche stesse.
Dopo quasi due anni, nel Gennaio del 2002, mi è arrivata una lettera (per posta normale) che mi richiedeva il pagamento della somma in questione collocandola come fattura non pagata per morosità e faceva riferimento ad azioni legali per il recupero se non avessi pagato entro dieci giorni. Contattato nuovamente il 191, ho chiesto motivo dell'ingiunzione pretendendo di sapere i motivi per cui il traffico era considerato normale e le verifiche fatte. L'operatore non ha saputo darmi risposte. Poi, sentito senza passarmelo un "responsabile", mi ha detto che le chiamate di quella bolletta erano tutte ad uno stesso numero di telefono con prefisso interurbano, e che dal momento che la borchia serviva per connessione ad internet era probabilmente colpa di qualche virus o di qualche errore di impostazione (!!! n.d.r). Sostanzialmente, senza sapere i motivi della presunta regolarità del traffico fatturato, dovevo pagare e basta. Ho allora inoltrato un fax al numero segnalatomi dall'operatore esponendo tutto il problema (più altri simpatici che non sto ad elencare), senza ottenere risposte. Nei giorni successivi finalmente sono riuscito a parlare con una responsabile del Customer Care Telecom, che mi ha detto che avrebbe inoltrato il reclamo e mi avrebbe fatto sapere. Ad oggi l'unica cosa che ho ottenuto è una raccomandata AR del centro Fatturazione Telecom di Ancona che mi contesta il mancato pagamento della fattura in oggetto, più un'altra invece regolarmente pagata, e che mi notifica l'imminente rescissione del contratto e l'avvio della procedura di recupero credito. Il tutto, come sempre, se non pago entro 10 giorni "quanto dovuto". E' ammissibile che questi signori si prendano quasi venti mesi di tempo per fare una verifica su un traffico telefonico anomalo?? E' ammissibile che non diano una spiegazione sul metodo applicato e sulle motivazioni? Vorrei sapere se esistono gli estremi per adire le vie legali. Grazie.

Risposta:
lei, a suo tempo, non ha contestato in alcun modo. Pertanto, risulta inadempiente. Non importa se ha parlato con il 190 ne' se le hanno detto che avrebbero sospeso il pagamento e fatti i controlli: di formale non c'e' altro che la sua omissione ed a questo punto ha anche difficolta' a non pagare, non avendo contestato.
Ad ogni modo, puo' provare a pagare e poi a contestare comunque. Invii una raccomandata A/R, sintetizzando in breve i fatti occorsi, intimando di rimborsarla entro 15 gg ed avvisando che in difetto adira' le vie legali. Poi, provera' ad intentare una conciliazione davanti al giudice di pace.
L'esito, pero', e' alquanto incerto.
Provi anche a richiedere una valutazione ed un intervento al Garante per le Comunicazioni, Isola B5, 80143 Na.
 
 
 
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