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Lettera 
16 aprile 2002 0:00
 
16 Apr 2002
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............cara Aduc, dopo aver firmato una "preliminare promessa di vendita di unità immobiliare" unitamente al versamento di euro 5000,00 a titolo di caparra confirmatoria, scopriamo che l'immobile in questione, all'atto delle misurazioni reali, riporta un'altezza di 240 cm. nel locale attualmente adibito a cucina, e 230 cm. in quello adibito a magazzino, ciononostante nel preliminare si dichiara immobile destinato a civile abitazione assistito da concessione edilizia ed abitabilità al momento dell'atto notarile ed inoltre nella planimetria allegata al preliminare (timbrata dal catasto edilizio)vi è un'altezza dichiarata di 250 cm..
Ora, visto che i lavori di adeguamento sono notevoli possiamo richiedere l'annullamento di questo compromesso oppure il pagamento dei lavori?
Grazie per la Vs. collaborazione
Saluti

Risposta:
non e' neanche chiaro se si tratti di una promessa di acquisto o di un compromesso (la dizione e' ambigua, e' il contenuto del contratto che conta). Ad ogni modo, se l'altezza espressamente dichiarata e' difforme da quella effettiva, e' possibile contestare e -stante l'onere che conseguentemente si troverebbe a dover sopportare- sarebbe ipotizzabile chiedere la risoluzione del contratto ovvero la riduzione del prezzo (decurtandone le somme relative).
 
 
 
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