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Lettera 
5 aprile 2002 0:00
 
5 Apr 2002
Oggetto: Lettera inviata a Repubblica
Gentili Signori Vi invio il testo che oggi stesso ho inviato a Repubblica sperando in una pubblicazione.
Cordiali saluti
Gentile Direttore
la presente per metterLa a conoscenza di una situazione che definirei incresciosa che mi e' capitata in questi giorni con la speranza che una pubblicazione di questa lettera possa mettere in guardia eventuali altre persone si trovassero nella stessa situazione. Io sono uno dei titolari di una libreria specializzata in pubblicazioni tecnico giuridiche nel centro di Firenze. Il giorno 3 Aprile si e' presentato in libreria un tecnico inviato da Telecom Italia che sosteneva che noi avessimo richiesto una linea ISDN per una delle nostre due linee, piu' precisamente per il numero dove abbiamo appoggiato fax e Internet; aveva fra l'altro anche il cognome del richiedente che rispondeva al mio (e di mio padre e di mio fratello, tutti addetti in libreria).Ci siamo guardati in faccia e nessuno si ricordava di aver fatto questa richiesta ma comunque abbiamo fatto installare la linea valutando comunque la cosa di nostro interesse pur conservando dubbi sul fatto di averla richiesta. Il giorno seguente, il 4.04.2001, ricevo in libreria una telefonata di una ditta che lavora per Telecom che mi avverte della sua venuta per installare una linea ISDN sull'altra nostra linea, come da noi richiesto (??): a una mia risposta piuttosto alterata con richieste di spiegazioni il tipo al telefono ha tagliato corto dicendo che forse trattasi di errore e ha attaccato. A questo punto il dubbio di non aver mai chiesto alcuna linea ISDN ne' per la prima ne' per la seconda linea e' diventato certezza e quindi mi rivolgo a Lei per chiederLe di pubblicare la presente e per domandarLe se tale comportamento da parte di Telecom e' un abuso della Sua posizione predominante oppure e' una regolare operazione commerciale.
La ringrazio e La saluto.

Risposta:
ovviamente non puo' essere un comportamento regolare, se realmente non c'e' stata richiesta. Il problema e' appunto quello di dimostrare che richiesta non ci sia stata (questo, in caso si volesse agire in contenzioso per ottenere la rifusione dell'eventuale danno).
Altrimenti, dovrebbe limitarsi a contestare la richiesta e l'attivazione indebitamente eseguita (tramite raccomandata A/R). Ad ogni modo, a questo punto la richiesta specifica pare ormai essere stata legittimata.
 
 
 
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