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Lettera 
26 marzo 2002 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Tramite una agenzia immobiliare mi e' stato proposto l'acquisto di una abitazione a Gallarate. Solo dopo la firma della proposta d'acquisto (accettata dal venditore) mi e' stato consegnato l'atto di assegnazione della casa dal quale e' emerso che la stessa e' stata edificata in edilizia convenzionata e che ha quindi dei vincoli non indifferenti (diritto di superficie e non proprieta' del terreno, limiti di reddito per i proprietari, deprezzamento del valore, ....). Questo ha reso evidente come il prezzo richiesto non corrisponda a quello effettivo, e come la casa non soddisfi le mie esigenze di investimento (aggiungo che ho avuto la conferma anche dal notaio che ha curato l'atto stesso di assegnazione). Cosa che sarebbe emersa sin dai primi colloqui se mi fossero state date queste informazioni.
COME E' POSSIBILE SCIOGLIERE QUESTO "CONTRATTO"? (tale viene definito nella proposta di acquisto se firmato dal venditore; ma questo vale anche quando vengono taciute informazioni cosi' determinanti? Non e' un comportamento scorretto da parte dell'agenzia che, dovendo ricevere anche da me una somma di denaro dovrebbe darmi un servizio?). Premetto che HO VERSATO UNA CAPARRA DI 4 MILIONI, e che viene indicata, nello stesso contratto, la commissione che va all'agenzia.
IN CASO DI RECESSO, HO DIRITTO ALLA RESTITUZIONE DELLA STESSA E A NON PAGARE NESSUNA PERCENTUALE ALL'AGENZIA?
COME COMUNICARE LA MIA INTENZIONE A RECEDERE? (raccomandata, intervento di un avvocato....). Vi ringrazio per l'attenzione e per qualsiasi indicazione saprete darmi.
Cordiali saluti e grazie

Risposta:
Trattandosi di mera proposta di acquisto -purche' non avente valenza di compromesso- quantomeno non ha obblighi nei confronti dell'agenzia -ossia, puo' contestare eventuali pretese in tal senso (v. scheda, seconda parte): Immobili: clausole vessatorie nella compra-vendita tramite agenzia
Nei riguardi del venditore risulterebbe invece obbligato.
Ad ogni modo, se questi ha effettuato una proposta di vendita in difformita' di quanto consentitogli, lei puo' contestare la legittimita' di detta proposta e la validita' della stessa, di conseguenza intimando di provvedere al rimborso della caparra, poiche' il contratto non puo' concludersi per responsabilita' del venditore medesimo.
Comunichi per raccomandata A/R -intestato p.c. all'agenzia- il suo recesso, indicandone le motivazioni suesposte e rilevandone la responsabilita' di controparte, intimando di provvedere al rimborso del dovuto entro 15gg. ed avvisando che in difetto adira' le vie legali, ritenendoli inadempienti.
Potra' susseguentemente rivolgersi al giudice di pace -inizialmente in conciliazione.
 
 
 
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