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Lettera 
24 marzo 2002 0:00
 
Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Gentili Signori, L'Insegnante del Corso di Danza che frequenta mia figlia, 6 anni, presso una struttura comunale del paese dove risiedo, dopo avere genericamente comunicato che a fine anno scolastico avrebbero fatto un saggio, qualche settimana fa ha consegnato dei costumi per il saggio, cuciti espressamente su misura ad ogni bimba, e ha comunicato ai genitori il prezzo finale (130 Euro cadauno!!) e la data del saggio senza avere mai detto niente di tutto cio' prima a nessun genitore. Alla mia obiezione che avrebbe dovuto consultare i genitori prima di fare i costumi, mi sono sentita rispondere che la colpa era nostra perche' non ci eravamo informati ed insiste perche', nonostante qualcuno come me ha gia' preso impegni per la data del saggio, non vuole acquistare l'abito. Siamo obbligati ad acquistare il costume? Grazie

Risposta:
La difficolta' e' questa: dimostrare che -stanti gli abiti su misura- non siate stati informati del fatto.
Il consiglio e' di contestare per raccomandata A/R l'effettiva situazione, sostenendo la propria tesi: specificando che il vestito non e' stato richiesto e concordato, senza avvisare che lo stesso dovesse essere proposto gia' confezionato direttamente dalla scuola, conseguentemente specificando di rinunciare al saggio e diffidando dall'avanzare pretese in merito, a fronte -appunto- del mancato accordo in tal senso.
Non garantiamo alcun risultato (effettivamente, ha un senso presupporre che ci sia un vestito su misura per il saggio, anche se e' contestabile il mancato avviso): ma puo' rivolgersi, almeno in conciliazione, al giudice di pace.
 
 
 
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