ADUC
Senza Titolo
Lettera
29 gennaio 2002 0:00
Subject: telecom: nuova linea telefonica senza accesso al 400
Cara Aduc, solo nell'Agosto 2001 ho contrattato la linea telefonica con Telecom e, dietro il pagamento della lauta somma di 240.000 lire + 30.000 di anticipo sui consumi mi e' stata fornita una nuova linea telefonica. Solo un mese fa, dopo essere stato tempestato da continue molestie a base di telefonate anonime pienne di minacce, ho provato ad usare il servizio 400, tanto pubblicizzato da telecom, ma mi sono accorto che la mia linea non era abilitata. Ho elevato ben 4 reclami telefonici a Telecom e mi e' sempre stato promesso che avrebbero abilitato la mia linea al 400, ma, dopo almeno un mese, la mia linea rimane inabilitato all'uso del 400. Ho anche richiesto che mi venissero comunicate le motivazioni di questo problema ma sino ad oggi non ho ricevuto niente. Ritengo di aver acquistato da Telecom, con l'allacciamento telefonico, un prodotto nuovo che doveva avere le stesse funzioni delle altre linee e che se la mia linea o la mia zona presentava delle limitazioni all'offerta dei servizi Telecom, Telecom era tenuta ad informarmi. Avendomi quindi venduto un prodotto difettoso, ho diritto alla cessazione del servizio e al totale rimborso di quanto da me pagato per l'allaccio telefonico. Mi rivolgo ad Aduc semplicemente per sapere se esiste un Ente arbitrale nei conflitti fra telecom e utenti a cui rivolgermi nel caso in cui Telecom non volesse esaudire quanto da me richiesto
In attesa di una risposta saluto caldamente
Risposta:
E' Telecom che deve informarla, ad ogni modo noi riterremmo che il suo numero sia collegato ad una centralina di vecchio modello: e conseguentemente (poiche' il contratto garantisce esclusivamente il servizio di telefonia e fax) i servizi aggiuntivi, come il 400, non saranno attivi -senza che cio' costituisca violazione del contratto in se'.
Non c'e', comunque, un vero ente "arbitrale": ma e' possibile richiedere una valutazione al Garante delle Comunicazioni (Isola B5, 80143 Na), mentre eventuali azioni sono possibili davanti alla Camera di Commercio od al giudice di pace.
Cara Aduc, solo nell'Agosto 2001 ho contrattato la linea telefonica con Telecom e, dietro il pagamento della lauta somma di 240.000 lire + 30.000 di anticipo sui consumi mi e' stata fornita una nuova linea telefonica. Solo un mese fa, dopo essere stato tempestato da continue molestie a base di telefonate anonime pienne di minacce, ho provato ad usare il servizio 400, tanto pubblicizzato da telecom, ma mi sono accorto che la mia linea non era abilitata. Ho elevato ben 4 reclami telefonici a Telecom e mi e' sempre stato promesso che avrebbero abilitato la mia linea al 400, ma, dopo almeno un mese, la mia linea rimane inabilitato all'uso del 400. Ho anche richiesto che mi venissero comunicate le motivazioni di questo problema ma sino ad oggi non ho ricevuto niente. Ritengo di aver acquistato da Telecom, con l'allacciamento telefonico, un prodotto nuovo che doveva avere le stesse funzioni delle altre linee e che se la mia linea o la mia zona presentava delle limitazioni all'offerta dei servizi Telecom, Telecom era tenuta ad informarmi. Avendomi quindi venduto un prodotto difettoso, ho diritto alla cessazione del servizio e al totale rimborso di quanto da me pagato per l'allaccio telefonico. Mi rivolgo ad Aduc semplicemente per sapere se esiste un Ente arbitrale nei conflitti fra telecom e utenti a cui rivolgermi nel caso in cui Telecom non volesse esaudire quanto da me richiesto
In attesa di una risposta saluto caldamente
Risposta:
E' Telecom che deve informarla, ad ogni modo noi riterremmo che il suo numero sia collegato ad una centralina di vecchio modello: e conseguentemente (poiche' il contratto garantisce esclusivamente il servizio di telefonia e fax) i servizi aggiuntivi, come il 400, non saranno attivi -senza che cio' costituisca violazione del contratto in se'.
Non c'e', comunque, un vero ente "arbitrale": ma e' possibile richiedere una valutazione al Garante delle Comunicazioni (Isola B5, 80143 Na), mentre eventuali azioni sono possibili davanti alla Camera di Commercio od al giudice di pace.
PRIMO PIANO