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Lettera 
29 gennaio 2002 0:00
 
Ciao, mi chiamo Silvana, ho 25 anni, vivo da sola, e da sola ogni giorno affronto le mie battaglie contro i soprusi e i disservizi della Telecom.
Dareste un'occhiata a questa mia ultima raccomandata dicendomi che ne pensate e magari dandomi qualche consiglio sul da farsi?
Ve ne sarei davvero grata.
Silvana
Spett. TELECOM ITALIA
OGGETTO: Utenza telefonica n° XXX - YYYY
Spett. Telecom Italia
Con questa raccomandata voglio rispondere alla vostra lettera del 31 Dicembre 2001 con riferimento n°011150. E' fuori dubbio che la vostra azienda abbia causato alla mia persona un grave disagio, ma non e' solo per questo motivo ch'io pretendo il rimborso delle indennita' pagate per i ritardi di pagamento delle fatture relative al 2°,3° e 4° bimestre 2001, oltre che delle "spese riattivazione collegamento". La ragione per cui mi rifiuto di accettare che mi vengano applicate tali penali e' legata al fatto che il ritardo del pagamento non era dovuto ad una mia mancanza ma ad una vostra mancanza. Come gia' ripetuto in miliardi di Fax, e-mail e come gia' detto a molti dei vostri operatori 187, l'indirizzo a cui inviavate le relative fatture era errato e mi sembra anche fuori dubbio ch'io possa comunicare un indirizzo errato conoscendo bene dove abito e dove ho abitato in precedenza: In principio avevo chiesto di inviare ogni tipo di comunicazione all'indirizzo "via Xxxx-70056 Molfetta (BA)", in seguito ho chiesto di poter ricevere tutte le comunicazioni all'indirizzo "corso Yyyy - 70010 Adelfia (BA)": i vostri operatori hanno solo registrato il cambio di VIA e non di CITTA' mandando le suddette fatture ad un indirizzo a me sconosciuto quale "corso Yyyy - 70056 Molfetta (BA)"!!! In un primo tempo ho anche chiamato 2 volte il 187 per sapere che fine avessero fatto le mie fatture, ma mi e' stato risposto di non preoccuparmi e che mi sarebbero arrivate a breve; dopo io non ci ho piu' pensato fino a quando non mi sono ritrovata col telefono fuori uso. E' per questo motivo che io pretendo un rimborso delle penali pagate, per una vostra mancanza, per l'imprecisione dei vostri collaboratori che non hanno posto attenzione a quanto da me comunicato. Io non voglio pagare per un VOSTRO ERRORE che mi ha gia' causato dei notevoli disagi come potete bene immaginare. Non chiedo un risarcimento danni, anche se potrei farlo, chiedo che mi venga restituito quanto gia' ingiustamente versato per un VOSTRO ERRORE.
Colgo l'occasione per tornare su un altro problema, un altro grave vostro disservizio: il cambio di domicilio. Ho atteso ben 43 giorni per poter usufruire della mia linea ISDN nella mia nuova abitazione, e in questi 43 giorni ho mosso mari e monti per riuscire ad ottenere il servizio di cui continuavo a pagare il canone! Il motivo per cui tutti gli operatori del 187 ritenevano impossibile associare una linea telefonica al mio nuovo indirizzo e' tuttora a me sconosciuto e sinceramente non mi interessa, io so solo che ho dovuto chiamare direttamente la sede di Bari per riuscire ad avere finalmente a casa i tecnici della ditta Valtellina che si sono occupati di installare la linea ISDN che tanto attendevo. Mi sembra fin qui chiaro anche il disagio arrecatomi da questa situazione: 1)chiamare ogni giorno il 187 dal mio cellulare senza riuscire sempre a parlare con operatori della Puglia e sempre senza riuscire ad ottenere alcuna risposta concreta; 2)rimanere per 43 giorni, dalla data della mia richiesta, senza linea telefonica. A questo si aggiunge che io ho continuato a pagare regolarmente le bollette, compresa la fattura n° xxx relativa al periodo dal 01/10/2001 al 30/11/2001: tenendo conto che il giorno 8/11/2001 ho fatto richiesta di trasferimento della linea da Bari a Lecce e che da quella data io non ho piu' usufruito del servizio, e' chiaro che ho gia' pagato 22 giorni di canone in piu'.
Oggi ho ricevuto la bolletta relativa alle "spese di installazione linea" (tra l'altro gia' scaduta), che io paghero', perche' non si possa dire il contrario, ma che ritengo un vero e proprio furto visto che mi era stato detto che il cambio di residenza era semplice e rapido (massimo 10 giorni avrei dovuto attendere secondo i vostri operatori telefonici!!!). Quello che ora pretendo e' il rimborso del canone gia' pagato relativo al periodo dal 09/11/2001 al 30/11/2001, nella speranza di non ricevere ulteriori fatture relative al periodo dal 01/12/2001 al 21/12/2001 in cui in casa mia non esisteva nemmeno la presa per il telefono. Vi ricordo anche che si tratta di una linea ISDN e che il canone e' superiore rispetto ad una normale linea analogica.
Per correttezza vi anticipo che copia di questa raccomandata e' stata fatta anche a "Mi manda RaiTre", al "Comitato vittime della Sip-Telecom", al "Ministero delle Comunicazioni", a "Striscia la Notizia" e a "Fabio&Mingo" oltre che ovviamente al mio avvocato. Se non otterro' i rimborsi per le "indennita' di ritardo pagamento", il rimborso delle "spese riattivazione collegamento" e il rimborso del canone gia' versato relativo al periodo che va dal 08/11/2001 al 21/12/2001, avviero' una pratica legale col mio avvocato.
Vi prego fin d'ora di non rispondermi con una lettera che termina con la solita frase ""...le ricordiamo che il Servizio Clienti 187 e' a sua disposizione 24 ore su 24..." perche' il servizio 187, nella maggior parte dei casi, non e' in grado di offrire delle risposte esaurienti e affidabili.
Nella speranza di non dover arrivare a questo e soprattutto di non avere piu' inconvenienti di tal genere con la vostra azienda, e confidando in una Vostra celere risposta, vi saluto cordialmente.
Arnesano, 24/01/2002

Risposta:
A suo sfavore, c'e' il fatto di non aver provveduto ad una contestazione immediata al momento in cui non le sono giunte le fatture: questo e' un comportamento omissivo e tende a giustificare il perpetrarsi del loro errore. Purtroppo, e' una questione che deve essere tenuta presente.
Ad ogni modo, fa bene ad inoltrare la sua contestazione: sara' di Telecom il compito di opporle questa sua negligenza.
Pertanto, oltre a contestare gli interessi di mora applicati, aggiungera' anche la contestazione del disservizio in merito all'Isdn, nonche' il rimborso del canone relativo al periodo non usufruito.
Occorre tuttavia che detti un termine di 15gg. -dal ricevimento della raccomandata A/R- entro cui provvedere al rimborso in questione, specificando che in difetto adira' le vie legali. Senza questa specifica, non c'e' messa in mora. Il passo successivo, potra' essere quello di rivolgersi al giudice di pace, inizialmente in conciliazione.
 
 
 
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