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Lettera 
29 gennaio 2002 0:00
 
Subject: bonifico estero
Cara Aduc scrivo per segnalare una quanto meno ambigua transazione bancaria su traffico monetario europeo.
Ho ordinato un bonifico su banca inglese, di cui vi invio la copia in allegato, di 240 sterline. Ho ritirato via posta la ricevuta dell'avvenuto prelievo dal mio conto della somma indicata e le relative spese per l'operazione, 19.63 euro (2° allegato). Sono tranquilla convinta di aver saldato il mio debito in Inghilterra e invece dopo una decina di giorni il mio amico inglese mi scrive che ho versato 228 sterline, cioe' meno del dovuto.
Chiediamo ad ambedue le banche spiegazioni: La banca inglese afferma che la mia banca, Cariplo-Intesa, si e' appoggiata a una banca intermediaria per ragioni di sicurezza, ossia un¹ulteriore garanzia al giroconto.
La Cariplo-Intesa mi spiega che e' vero, certo loro si sono appoggiati a una intermediaria ma non per motivi di sicurezza ma perche' non avendo stipulato accordi con la banca inglese in questione, non hanno conti aperti presso le sue sedi. A permettere il bonifico interviene allora una banca che ha stipulato accordi con entrambe e per la sua disponibilita' si prende a nostra insaputa una percentuale, variabile da banca a banca. Il commesso mi spiega che loro non sanno quali sono le banche estere affiliate perche' nel sistema informatico della banca sono inseriti solo i nominativi delle banche italiane e quindi al momento dell'ordine non sapevano di che caso si trattasse.
E io che stavo tranquilla...
In fondo all¹ordine di bonifico compare la dicitura "Copertura dell'operazione" che prevede che tutte le spese siano addebitate al mio conto, sia quelle subito chieste dalla banca da cui e' partito l¹ordine sia le eventuali richieste dalla banca di destinazione, ma non si contempla assolutamente il caso di banche intermediarie che prelevano una percentuale dalla somma destinata al beneficiario.
Il tutto lo trovo scorretto, maleducato e di poco senso. Tu cosa ne pensi?

Risposta:
Penseremmo che anche le banche intermediarie siano da intendersi nella sfera delle banche di "destinazione".
Ma, a parte questo, ci pare poco plausibile (e comunque contestabile) che la banca non conosca le varie spese dovute per l'operazione. Legittimamente le chiedono di pagare, ma dovevano comunicarle i pagamenti e non ha pregio sostenere che "non sapevano": anche se l'impiegato non sapesse, la banca e' tenuta a sapere e conseguentemente deve rispondere dei propri errori.
Il consiglio e' di inviare una raccomandata A/R, rilevando l'errore, intimando di provvedere -entro 15gg.- al rimborso di quanto prelevato a seguito di loro errore ed avvisando che (in difetto) adira' le vie legali, ritenendoli inadempienti.
 
 
 
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