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Lettera 
29 gennaio 2002 0:00
 
Buongiorno,
vorrei sottoporVi un mio problema e di conseguenza richiederVi un commento a proposito di garanzie e azioni di richiamo.
Ho acquistato nel Settembre 2001 una Audi A6 2500 tdi usata immatricolata 12/98 con circa 50.000 km, a Dicembre 01, ho portato l'autovettura presso un officina Audi perche' aveva dei problemi di rendimento, mi hanno sostituito il misuratore della massa d'aria addebitandomi per intero l'importo dello stesso.
Ora, prima di questa Audi, avevo una Passat 1900 tdi acquistata nel 99 nuova, sulla stessa mi e' stato sostituito lo stesso misuratore ben 3 volte (oltre che la turbina).
Altri miei conoscenti hanno avuto lo stesso problema e in occasione dei vari tagliandi, le stesse officine Volkswagen ed Audi mi hanno confermato che si tratta di un pezzo difettoso o che comunque sino ad un certo periodo e' stato difettoso.
A parte il fatto che oggi la mia vettura e in officina per sostituire nuovamente il misuratore (dopo circa 20gg. di funzionamento), ho provato a contattare il servizio clienti di Autogerma che mi ha risposto che pur essendo a conoscenza del problema e pur avendo una casistica di difettosita' alta, per loro non si tratta comunque di un pezzo difettoso, altrimenti avrebbero fatto un azione di richiamo, quindi non sono disponibili ad effettuare interventi in garanzia totale o parziale su vetture fuori garanzia.
La mia domanda e', quale percentuale di difettosita' deve verificarsi perche' una casa automobilistica intervenga con un azione di richiamo?
Non e' che per caso gli interventi di richiamo vengano fatti solamente ove si tratti della sostituzione di pezzi che in qualche modo possano pregiudicare la sicurezza e quindi innescare potenziali richieste di risarcimento per eventuali incidenti, mentre per il resto lasciano che i clienti paghino per i loro errori?
Mi pare che questo problema del misuratore sia generalizzato tanto che in Volkswagen il collaudatore dopo aver provato la mia vettura aveva affermato "...dobbiamo sostituire il misuratore della massa d'aria, purtoppo non ne abbiamo in magazzino perche' vanno via come i panini!! "
Oltretutto, quando ho ritirato la mia vettura dopo il tagliando a Dicembre il collaudatore mi ha detto che la vettura cominciava ad avere dei problemi con la valvola waste gate della turbina e che prima o poi avrei dovuto sostituire la turbina completa in quanto la valvola separata non veniva fornita, hanno detto di essere a conoscenza di questo difetto su determinate vetture ma che purtroppo non potevano fare niente.
Ora, sanno di avere messo in commercio misuratori e turbine difettosi e nonostante tutto non hanno fatto nessuna azione di richiamo ne prestano garanzie "straordinarie" ai clienti che ne fanno espressa richiesta!
Non mi sembra un comportamento corretto, mi piacerebbe sapere se avete riscontrato le stesse problematiche da parte di altri lettori e se siete a conoscenza di eventuali azioni intraprese al fine di tutelare gli acquirenti di vetture interessate da dette problematiche.
Resto in attesa di una Vostra gradita risposta.

Risposta:
Occorrerebbe essere certi che si tratti di un vizio di produzione conoscibile. Il fatto che ci siano cosi' tanti casi, sicuramente puo' essere significativo ed utile per una contestazione.
In questa condizione, il consiglio primario e' di rivolgersi ad un suo tecnico di fiducia che consenta di rilevare la natura, la gravita' e l'origine del problema.
Per sostenere che la rottura sia stata causata da un difetto di fabbricazione (essendo decorso -come gia' detto- piu' di un anno, occorre provare come il vizio debba assolutamente ritenersi conosciuto o conoscibile dalla Casa produttrice -e come tale contestabile anche oltre il termine annuale) le occorrera' infatti l'ausilio di un tecnico perito, al quale dovrebbe quindi commissionare una perizia, che dimostri che il vizio rilevato doveva obbligatoriamente essere conosciuto o comunque conoscibile per il produttore: con la conseguenza che -ipotizzando la volontaria immissione sul mercato di un prodotto difettato- si sarebbe nel campo dell'illecito, e il termine prescrizionale sarebbe di 5 anni.
Su questa base, puo' contestare (per iniziare anche in conciliazione e senza legale, ma non senza perizia).
 
 
 
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