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Lettera 
29 gennaio 2002 0:00
 
Subject: I: Caso telefonini Nokia 3310 del gennaio 2002
Gentili membri dell'associazione, Vi scrivo per comunicarVi una mia disavventura relativa al malfunzionamento di un telefono cellulare Nokia 3310, che non era marchiato, e che avevo acquistato proprio per tale motivo(rinunciando ad altre eventuali offerte dei vari operatori telefonici, come Wind, Omnitel, Blu e Tim) in un supermercato di Lucca(il Carrefour) in data 14/04/2001. Per i primi mesi ha funzionato molto bene, poi, all'inizio di novembre e' andato in tilt, segnalando il guasto: CONTACT SERVICE. Io avevo usato il telefono sempre con la massima diligenza, e il guasto non era assolutamente imputabile ad un mio uso scorretto.
Fortunatamente il telefono era ancora in garanzia, e cosi', in data 07/11/2001 ho consegnato il telefono in questione al riparatore convenzionato con il rivenditore, che lo ha spedito al centro riparazione Nokia di Firenze. Risultato: il telefono non poteva essere aggiustato, e dunque dovevano sostituirlo con un telefono cellulare nuovo, ho atteso per ben 70 giorni, facendo periodicamente solleciti al riparatore a Lucca ed al centro Nokia di Firenze, e alla fine il 20/01/2002, mentre ero intenzionata ad effettuare un altro sollecito al riparatore di Lucca, ho appreso che il telefono destinato a me era in giacenza in magazzino dal 17/01/2002 e nessuno si era preoccupato di avvisarmi, tramite sms, come in realta' era stato precedentemente concordato.
Finalmente felice, nel pomeriggio del 21/01/2002 mi sono recata presso il riparatore di Lucca, dove ho avuto una spiacevolissima sorpresa: il cellulare a me destinato era si', un Nokia 3310 nuovo, ma era marchiato Blu, quindi diverso dal telefono che avevo acquistato, e questo tipo di sostituzione non era assolutamente soddisfacente; inoltre la garanzia per questo nuovo telefono e' valida fino al 14/04/2002, cosi', se dovessero sorgere nuovi problemi anche con questo nuovo apparecchio, dopo 3 mesi, lo posso buttare!!!!!!!!
La mattina dopo, il 22/01/2002 ho telefonato al centro riparazione di Firenze, dove ho esposto le mie lamentele, ma secondo loro, il telefono che mi hanno spedito e' identico a quello che io avevo acquistato e non intendevano quindi sostituirmelo.
Per alcuni giorni non ho utilizzato il cellulare ne' per rispondere alle chiamate, ne' per effettuarle, perche' quando lo acquistai al supermercato mi dissero che se non avessi effettuato una conversazione piu' lunga di 5 minuti per la 1° settimana, in caso di problemi del telefono, me lo avrebbero sostituito immediatamente, mentre con una chiamata piu' lunga di tale durata avrebbero dovuto mandarlo al centro di assistenza, questa era la regola del rivenditore, che per precauzione ho fatto valere implicitamente anche per questo caso.
Durante una mia ulteriore chiamata al centro Nokia di Firenze, nel quale chiesi direttamente ed apertamente se questa regola dei 5 minuti di conversazione avevano un valore, la signorina Barbara mi ha rassicurato sul fatto che, essendo il telefono in sostituzione dell'altro, potevo usarlo, anzi dovevo usarlo, anche perche' non avrei mai saputo se funzionava a meno, e che quindi la regola dei 5 minuti era applicata solamente dal rivenditore; cosi' giovedi' ho effettuato una chiamata di prova della durata di circa 6' e 44'', sicura del fatto che questo non avrebbe pregiudicato i miei diritti.
Contemporaneamente ho preso accordo con un'altra signorina del centro assistenza di Firenze, la signorina Laura, che si sarebbe occupata personalmente del caso, andando in amministrazione, e mi avrebbe gentilmente richiamato: non mi ha richiamato.......al che stamattina mi sono decisa a sentire come era stata considerata la mia questione e come intendevano procedere: mi ha risposto la signorina Barbara, che, dopo aver preso conoscenza, per l'ennesima volta, della questione, mi ha detto: "Ma lei il telefono lo ha usato? Perche' se lo ha usato non possiamo procedere alla sostituzione!" e io ho risposto: "Ma se me lo ha detto lei che dovevo provarlo, e che la regola del rivenditore non valeva per il Vostro centro di assistenza!!!!!!!!!"
Inutile dire che mi sono sentita presa in giro, (per non usare altri termini coloriti) e sono molto amareggiata, anche perche' quell'unica telefonata l'ho fatta proprio per vedere se il telefono funzionava a meno......proprio perche' avevo sentito con le mie orecchie che questo limite all'uso non c'era........
Ora io Vi chiedo: il consumatore non ha diritto, specialmente se ha atteso(con enormi disagi, tra l'altro) per 70 giorni, ad essere soddisfatto pienamente nella sostituzione e a vedersi recapitare un oggetto che e' in tutto e per tutto uguale a quello che aveva acquistato, o si deve occontentare di un oggetto che e' simile, adattandosi ulteriormente alle esigenze della casa costruttrice?
Dove e cosa posso fare per veder soddisfatte le mie ragioni, senza che venga considerata una persona immotivatamente intransigente e per nulla accomodante?
Ho ancora il diritto di pretendere che le mie ragioni siano soddisfatte? Materialmente sono stata raggirata nella mia buona fede, posso chiedere un risarcimento?
Grazie per avermi ascoltato, e nell'attesa di una risposta da parte Vostra, che sono sicura non manchera', Vi porgo distinti saluti.

Risposta:
In primo luogo, quella corrente sino ad aprile, e' una garanzia contrattuale: in caso il telefono non fosse nuovo, sarebbe ammissibile. Ad ogni modo, in caso di vizi occulti, sarebbe comunque valida la relativa tutela di legge.
Per quanto attiene l'utilizzo del telefono sostitutivo, pur ribadendo che -in caso di vizio di produzione- lei aveva sicuramente il diritto di scegliere tra riparazione, sostituzione o rimborso (mentre per un semplice malfunzionamento non e' possibile avanzare pretese ulteriori rispetto a quanto previsto nel contratto di garanzia -e dunque, dovrebbe accettare la sostituzione se conforme a contratto).
A seguito dell'accettazione della sostituzione, si ritiene difficile riuscire ad avanzare una pretesa, chiedendo un'ulteriore sostituzione a fronte di un mero ripensamento. Ad ogni modo, ci sara' sicuramente differenza tra vizio di produzione ed esercizio della garanzia: il consiglio e' di tentare una conciliazione in Camera di Commercio o dal giudice di pace.
 
 
 
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