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Lettera 
29 gennaio 2002 0:00
 
Tipo_Form - CONSIGLI
RICHIESTA - Gentile Associazione ADUC, ho bisogno di alcuni chiarimenti in merito ad un contratto di erogazione dell'acqua stipulato con il mio Comune di residenza.
Nel 1996 ho stipulato un contratto per l'erogazione dell'acqua presso un appartamento condominiale dove abitano altre 36 famiglie, il contatore e' stato ubicato all'esterno dell'appartamento in uno spazio condominiale accessibile a tutti (pertanto chiunque volesse anche un estraneo al condominio puo' leggere il contatore).
Nel gennaio 1999 mi viene recapitata la 1^ bolletta di pagamento con addebito di 200 metri cubi di acqua, (somma totale dal 1996 a dicembre 1998) la quale subito contestata in quanto la stessa doveva essere ripartita in quattro bollette di consumo individuale di mc 50 in modo da evitare il sovrapprezzo di lire 1000 al mc in piu' del dovuto. Il ricorso e' stato accettato in quanto l'amministrazione ha ammesso che la lettura del contatore non era stata effettuata nei termini previsti, cioe' due volte l'anno.
Nel gennaio 2001 mi viene recapitata una bolletta relativa al 2° semestre 2000 di complessivi 128 mc subito contestata in quanto la lettura precedente non era stata effettuata e pertanto ho appurato un eccesso di consumi pari a 48 mc in piu' pagati a lire 1000 anziche' 490. ricorso non accettato in quanto l'amministrazione ha ammesso che la lettura e' stata fatta in maniera forfetaria (cioe' non rilevata) ma ha contestato al sottoscritto che l'utente deve comunicare tempestivamente, tramite autovettura, il consumo periodico.
Nel mese di Luglio 2001mi viene recapitata una bolletta ( relativa al 1^ semestre) con consumi 0000, e pertanto non dovevo pagare nessun addebito. Nel mese di Gennaio 2002 mi viene recapitata una bolletta con consumi complessivi di 150 Mc (relativa al 2° semestre) si evidenzia che in tale bolletta e' compreso anche il consumo del 1° semestre e pertanto un eccesso di consumo di mc 59 che dovra' essere pagato a lire 1000 al mc anziche' 490 ed ulteriori 61 a lire 1500 anziche 1000.
Vorrei fare un altro ricorso ma come devo comportarmi visto i precedenti????? Premesso quanto sopra vorrei chiedere se l'amministrazione e' imputabile di una truffa nei riguardi del cittadino in quanto non adempie al suo dovere di lettura corretta del contatore dell'acqua e pertanto il contribuente vede recapitarsi delle bollette con sovrapprezzo dei consumi di acqua, anche se il contribuente, in qualche modo come dichiarato dall'amministrazione non puo' essere esonerato dalla mancata rilevazione periodica del consumo dell'acqua che puo' essere comunicata tramite l'autolettura.
Dimenticavo di informarvi che agli altri utenti del condominio la lettura del contatore viene effettuata regolarmente.
Grazie per l'eventuale delucidazione e mi congratulo per il servizio che svolgete a favore dei cittadini.

Risposta:
Per poter addebitare all'acquedotto una qualche negligenza, occorre che prima lei abbia intimato di provvedere alla lettura, inviando una raccomandata A/R nella quale intimera' di provvedere a quanto dovuto entro 15gg. dal ricevimento della raccomandata medesima, specificando che in difetto adira' le vie legali.
Susseguentemente, il loro mancato intervento sarebbe negligente e contestabile, in quanto la sua volonta' di ottenere una corretta lettura sarebbe manifesta.
Il consiglio e' dunque di provvedere in questo senso e -se la richiesta rimanesse disattesa- tentare una prima azione, in conciliazione, davanti al giudice di pace.
 
 
 
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