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Lettera 
10 gennaio 2002 0:00
 
Subject: Informazioni sulla possibilita' di rimborso viaggio
Buongiorno, mi rivolgo a voi per chiedere un' informazione in merito ad un viaggio al quale ho dovuto rinunciare per motivi di salute. Per capodanno, una settimana prima della partenza, avevo prenotato un viaggio a Vienna in pullman per due persone. L'agenzia alla quale mi sono rivolta (la stessa con cui ho fatto tanti altri viaggi) non mi ha fatto sottoscrivere nulla e non mi ha fornito alcuna indicazione sulle condizioni di viaggio, ma ha inserito nel pacchetto una quota di iscrizione e assicurazione.
La mattina della partenza (prevista per le 20.30), mi accorgo di avere 39 di febbre, chiamo il medico, mi imbottisce di farmaci, ma comunque alla fine non posso partire. La mattina stessa, chiamo l'agenzia e chiedo come posso fare. La ragazza non sa darmi alcuna indicazione. Chiedo se posso mandare qualcun'altro... ma non sa, crede che il viaggio sia nominativo... si deve informare.
Passano le ore e non ho nessuna notizia.
Nel primo pomeriggio mi viene in mente di contattare direttamente il tour operator e vengo a sapere che potrei eventualmente mandare qualcuno in mia sostituzione e che non ho diritto a nessun risarcimento perche' avrei dovuto disdire almeno tre giorni lavorativi precedenti alla data della partenza. Poiche' mancavano poche ore alla partenza, nessuno e' potuto partire al nostro posto.
Posso chiedere qualche forma di risarcimento e/o danno, visto che se avessi lo saputo subito avrei potuto mandare la mio posto altre persone? L'assicurazione che ho pagato, quali danne copre? E' giusto che non abbia sottoscritto nulla al momento del pagamento? Perche' se uno si ammala non viene tutelato?
Ringraziano per l'attenzione, resto in attesa di un sollecito riscontro.

Risposta:
In assenza di indicazioni contrattuali specifiche, o perche' ha stipulato una assicurazione particolare, valgono le modalita' di disdetta previste nel contratto. Dunque se non fosse consentito disdire oltre, ad esempio, una certa data, non e' possibile contestare, avendo accettato il contratto di fatto.
Eventualmente e' possibile contestare il pagamento di una penale applicata troppo eccessiva, indicativamente dovrebbe essere richiesto il 30%.
Dunque puo' inviare una raccomandata A/R in cui contesta la cifra richiesta -pari all'intera cifra- dichiarandosi disposta a pagare una penale intorno al 30% appunto, specificando che se dovessero reiterare le richieste, lei si vedra' costretta ad adire le vie legali; recandosi dal giudice di pace, inizialmente per una conciliazione.
 
 
 
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