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Lettera 
10 gennaio 2002 0:00
 
Tipo_Form - CONSIGLI
RICHIESTA - Nel 1997 i Carabinieri mi hanno fermato mentre ero alla guida ella mia auto con la patente scaduta che e' stata sequestrata. Ho dovuto quindi procedere al rinnovo della stessa ed al pagamento della multa di 235.000 lire, indicato nel verbale come pagamento in misura ridotta se effettuato entro i 60gg. (il verbale non indicava quale fosse il pagamento in misura "piena", cioe' non ridotta). La multa l'ho pagata purtroppo con 25 giorni di ritardo (oltre i 60); i Carabinieri dopo alcuni mesi mi hanno rimborsato la multa (senza spiegare il perche'). Adesso a distanza di piu' di 4 anni mi arriva una cartella esattoriale per il pagamento di circa 750.000 lire (e cioe' la multa raddoppiata piu' 4 anni di interessi). Mi sembra una pazzia dover pagare una cifra del genere per soli 25 giorni di ritardo. E' tutto corretto o si puo' ridimensionare la cifra?

Risposta:
In realta', la cifra raddoppiata, piu' sanzioni ed interessi, e' pienamente dovuta sin dal sessantunesimo giorno.
La legge e' chiarissima su questo punto ed e' uno dei pochi casi in cui non vi sia alcun dubbio interpretativo.
Da un certo punto di vista, ottenere il rimborso e' stata una fortuna, in quanto in questo modo puo' darsi che abbia evitato di richiedere adesso il rimborso di quanto gia' pagato, in caso la cartella risultasse gia' iscritta a ruolo prima del suo precedente pagamento e con l'intesa somma dovuta.
 
 
 
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