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Lettera 
16 dicembre 2001 0:00
 
Tipo_Form - CONSIGLI
RICHIESTA - Buongiorno, vorrei segnalarvi il mio caso che reputo singolare. In data 8/12/2001 decisi di acquistare un passeggino di marca A*** al prezzo di £1.200.000 convinto che fosse la miglior scelta per mio figlio Andrea di 4 mesi.
Arrivati a casa io e mia moglie ci accorgiamo che nella posizione orizzontale (indicata nel catalogo 170°) il bambino non ci sta'. Per scrupolo telefono alla societa' a Milano, chidendo delucidazioni. Al telefono mi viene passato un tecnico, cosi' si definisce, il quale asserisce che e' impossibile, la colpa e' nostra che non sappiamo inserire correttamente il bambino e ci invita a rivolgersi al rivenditore. Premetto che ho un altro figlio di 4 anni.
Andiamo dal rivenditore il quale consta, con suo stupore, che il bambino non ci sta. Mio figlio pesa circa 7 Kg, e come da catalogo disponibile presso i rivenditori il passeggino e' garantito per un peso di 18 Kg, e non e' un gigante. Il rivenditore e' disponibile alla sostituzione del passeggino con altro modello, con lo stesso problema. Con lettera raccomandata ho gia' richiesto la somma pagata. Ritengo che la comunicazione fatta attraverso il loro catalogo sia ingannevole, cosa posso fare?
Possono rifiutarsi di ritornarmi la somma pagata?
Ma non dicono che chi piu' spende meno spende? Grazie

Risposta:
Occorre determinare se si debba trattare di un vizio di produzione, di mancanza delle caratteristiche contrattualmente promesse (in entrambi i casi la contestazione e' possibile e proponibile direttamente al rivenditore, ottenendo la risoluzione del contratto ed il relativo rimborso) oppure di pubblicita' ingannevole (nel qual caso, puo' ottenere un responso dall'antitrust -V. Liguria 26, 00187 Rm- ed in tal caso chiedere il rimborso del danno citando in giudizio il produttore, oppure tentare di basarci anche in questo caso il recesso nei confronti del rivenditore).
Nei primi due casi, invii una raccomandata A/R, rilevando l'inadempienza contrattuale ed intimando di rimborsarle la cifra pagata, considerando risolto il contratto (per vizio o per mancanza delle caratteristiche contrattualmente garantite), dettando un termine di giorni entro cui provvedere ed avvisando che in difetto adira' le vie legali.
Il passo successivo sara' di rivolgersi al giudice di pace.
 
 
 
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