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Lettera 
5 aprile 1999 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Cari Amici,
esattamente un anno fa prendevamo in affitto un appartamento al 3^ piano di un palazzo di 4. Dopo nemmeno sei mesi, nel bagno compariva una diffusa umidità quasi gocciolante, funghi e nero alle pareti, una mattonella staccatasi. Nel dicembre scorso inviammo al proprietario una garbata lettera raccomandata a.r. informandolo della situazione e invitandolo, anche nel suo interesse, ad intervenire. Da allora non abbiamo avuto un cenno di risposta, con nessun mezzo, mentre abbiamo continuato a pagare la pigione con puntualità. Ma vorremmo intervenire perche' certamente il contratto di affitto ci fu fatto stipulare con l'inganno, tenendoci nascosto il difetto, difetto che persisteva anche prima, a detta dei precedenti inquilini. Come ci dobbiamo comportare?

Risposta:
Ritengo che -dato un termine di 15 giorni per provvedere agli opportuni interventi per rimediare all'umidita'- da dettarsi tramite raccomandata A/R da inviare per conoscenza anche a noi in quanto associazione di consumatori- indicherete che -in mancanza di tale intervento, il contratto andra' ritenuto risolto di diritto essendo di fronte ad un vizio tale che -oltre ad essere stato opportunamente occultato- e' tale da portare pregiudizio alla salute degli occupanti. Nel frattempo, pero', occorre che continuiate a
pagare come avete fatto. Se questa lettera non desse alcun effetto, non c'e' altro modo che rivolgersi al giudice ed iniziare un procedimento.
 
 
 
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