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Firenze. Nuovo maxi parcheggio sempre vuoto, Il testo dell'esposto alla Corte dei Conti
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15 maggio 2008 0:00
 
Ecc.ma PROCURA REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI DELLA TOSCANA

ESPOSTO-DENUNCIA


presentato dall'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (Aduc), con sede in Firenze, via Cavour 68, in persona del legale rappresentante, Vincenzo Donvito, nato a Gioia del Colle (Bari) il 20 febbraio 1953.

LE PREMESSE

Inaugurato il primo dicembre 2007, il maxi parcheggio di Piazza Alberti a Firenze è pressoché sempre vuoto. Nei momenti di punta, non supera le 30 automobili, tutte naturalmente posteggiate al piano terreno. Gli altri 5 piani risultano comunque del tutto inutilizzati. Il parcheggio ospita in totale 662 posti auto a 18 moto, oltre a box e posti auto in vendita e mai venduti. La struttura, dal discutibile impatto visivo e urbanistico (tanto che i fiorentini lo chiamano dispregiativamente "la zanzariera") è composto da tre piani fuori terra e da uno spazio interrato.

"Il parcheggio bello e deserto", titola un articolo di Repubblica del 6 febbraio 2008, a firma di Gaia Rau, dove si legge: "quasi 700 posti auto nuovi di zecca. E completamente deserti". "Il problema -prosegue l'articolo- non sembrano neanche le tariffe: al momento sono in vigore quelle 'promozionali' (50 centesimi la prima ora, un euro la seconda), non certo proibitive. Fatto sta che adesso, a maggio, ogni frazione oraria è stata portata a 1,50 euro.

La variazione di tariffa è soltanto la prima delle promesse non mantenute dai realizzatori e dai responsabili di questa enorme costruzione.

Nel periodico del Quartiere 2, "Campo di Marte", febbraio-marzo 2004, si leggeva che finalmente "Piazza Alberti rinasce e raddoppia". Il Comune allora prometteva "i lavori di risistemazione che consegneranno ai fiorentini e agli abitanti del quartiere una piazza completamente nuova, con un aumento della superficie di circa 7500 mq. Il project financing "Firenze Mobilità", che gestisce l'intervento, realizzato grazie al concorso esclusivo di capitali privati (costo previsto 16,193 mln di euro), prevede di terminare l'opera nel luglio del 2005. Guardando le carte, risalta subito che, a lavori finiti, ci sarà uno spazio più che raddoppiato rispetto ad oggi, con molte novità. Infatti al posto del deposito sorgeranno una piazza pubblica, aree verdi pedonali, una zona commerciale di 2403 mq con uffici e negozi da affittare a libero mercato, 16 unità residenziali (...)".

Come documentiamo nel video dell'allegato 1, tuttora tutti questi interventi di abbellimento non sono terminati e, soprattutto, quelli completati appaiono in totale contraddizione con quanto promesso dal Comune. Infatti, come si leggeva già nel luglio 2002 nel periodico della Confesercenti "Mercurio", "attorno al parcheggio fuori terra è prevista un'area pedonale in parte a verde e in parte lastricata. Si prevede quindi la creazione di una piazza che degrada dolcemente verso il parcheggio multipiano e che potrà essere utilizzata d'estate anche per proiezioni e spettacoli all'aperto". Come si evince dal video, quest'area è costruita in maniera tale e con tali barriere architettoniche, da rendere impossibile qualsiasi attività di aggregazione sociale. Eppure, ancora il giorno dell'inaugurazione, l'assessore alla finanzia di progetto Tea Albini, diceva di sperare (si noti la diminuzione di certezza) "che questa piazza, che in precedenza era il deposito dell'Ataf, possa essere un luogo di incontro e di socializzazione per gli abitanti del quartiere".

Fatto sta che non solo la piazza è comprensibilmente sempre deserta, ma che deserto è appunto il parcheggio. Domandiamo quindi quale sia l'utilità di un parcheggio perennemente vuoto e che quindi dimostra di non essere ritenuto necessario nel quadro urbanistico della città. Ma il capitolo più oscuro, rispetto al gettito di denaro pubblico in questo genere di servizi, è quello riguardante il "project financing" Firenze Mobilità.

La società Firenzeparcheggi è stata costituita il 19 gennaio 1988 tra Comune di Firenze, Camera di Commercio, Azienda Autonoma di Turismo ed alcuni istituti di credito, assicurativi e finanziari, ed è riconosciuta come strumento operativo dell'amministrazione comunale nella gestione della sosta cittadina degli autoveicoli privati con deliberazione del C.C. n. 5330 del 30/12/1996. A Marzo 2008, il suo capitale risulta al 49,7% del Comune di Firenze, CCIAA Firenze 6,02%, Ataf 5,19%, Regione Toscana 1,57%, Ferservizi 1,57%, Comune di Scandicci 0,49%, Monte dei Paschi di Siena 10,07%, altre banche 17,93%, la Fondiaria 2,23%, Finoper 0,3%, Autostrade 5,36%.

Il project financing "Firenze Mobilità" è così costituito:

Denominazione Capitale posseduto Azioni possedute Quota
PROJECT COSTRUZIONI SCARL 3.199.568,00 3.199.568 43,73%
CCIAA DI FIRENZE 1.500.000,00 1.500.000 20,50%
FIRENZE PARCHEGGI SPA 1.304.350,00 1.304.350 17,83%
SCAF SCARL 731.740,00 731.740 10,00%
AEROPORTO DI FIRENZE S.P.A. - ADF S.P.A. 290.870,00 290.870 3,98%
SERVIZI & PROMOZIONI SRL 232.696,00 232.696 3,18%
Coop. Unica Scarl 58.175,00 58.175 0,80%


Questo parcheggio fa parte del sempre meno trasparente project financing "Firenze Mobilità". Lo spirito con cui il Comune aveva affidato la costruzione e la gestione di 5 parcheggi a Firenze, tra cui quello di Piazza Alberti era il seguente: la parte privata si assume l'onere dell'investimento, in cambio di un servizio pubblico, e per un certo numero di anni i proventi di quel servizio vanno sempre alla parte privata, fino a quando la parte pubblica non entrerà in possesso effettivo della struttura.
Ci domandiamo allora, se stessero ancora così le cose, quale vantaggio mai possa ricavare questa parte privata da un parcheggio vuoto. O, più probabilmente, bisogna indagare su quale sia l'effettiva partecipazione del capitale pubblico, attraverso la Firenze Parcheggi, in "Firenze Mobilità". Infatti il 10 marzo 2008, in Consiglio Comunale l'assessore Albini ha ricordato che Firenze Parcheggi deve acquisire il 52% delle quote di "Firenze Mobilità", dall'attuale 17,82% di azioni, per un esborso di circa 2 milioni e 600 mila euro. Vi è quindi il forte sospetto che dapprima si sia affidato il project financing ad un gruppo di società esterne al Comune e che successivamente il Comune, attraverso Firenze Parcheggi, abbia ripreso il controllo del project.

SI CHIEDE

alla luce delle osservazioni qui formulate di accertare i fatti descritti in premessa per verificare se il Comune di Firenze abbia arrecato un danno all'erario.

SI CHIEDE

altresi', a norma degli artt. 90 e 408 c.p.p., di essere sentita per fornire elementi di prova nonche' di
essere informata dell'eventuale archiviazione della presente istanza.

Con osservanza,
Vincenzo Donvito


Allegati:
Si allega su DVD il video-inchiesta dell'Aduc 'Il parcheggio di Piazza Alberti, ovvero la prospettiva del Cemento'
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS