Sono i tassi massimi che le aziende erogatrici di finanziamenti non possono superare, per non incorrere nelle conseguenze (anche penali) previste per i reati d’usura. Esistono tanti tassi soglia, ognuno per tipologia di finanziamento.
A partire dal 2010 la Banca d'Italia ha emanato le nuove regole per la rilevazione trimestrale dei tassi effettivi globali (TEG) medi utilizzati per la individuazione dei tassi soglia ai fini della normativa in materia di usura.
Le istruzioni prevedono tassi soglia inclusivi di ogni onere a carico del cliente, in modo da contrastare le prassi di applicare costi al di fuori del limite anti-usura e consentire verifiche incisive sulle condizioni economiche applicate alla clientela. Le principali novita' riguarderanno l'inclusione tra i costi che determineranno il tasso soglia anche polizze assicurative, i compensi per i mediatori, nonché tutte le forme di remunerazione diverse dal tasso di interesse, come le commissioni di massimo scoperto e quelle per la messa a disposizione dei fondi nei limiti e alle condizioni consentiti dal legislatore.
Per verificare l’applicazione di un tasso “legittimo” al proprio finanziamento,
occorre confrontare il costo complessivo del finanziamento con il tasso soglia in vigore al momento della sottoscrizione del contratto.
Il Teg deve essere indicato obbligatoriamente nel contratto e comprende tutti i costi che il cliente paga per ottenere ed estinguere il finanziamento: interessi, oneri per l’apertura della pratica, costi ricorrenti (al pagamento di ogni rata), ecc..
I tassi soglia vengono calcolati trimestralmente dalla Banca d’Italia, e si basano sulla osservazione dei tassi rilevati sul mercato nel trimestre precedente e aumentati del 50%.
Dal Maggio 2011 e' cambiata la modalita' di conteggio, grazie al decreto sviluppo (Dl 70/2011 art.8 comma 5 lettera d): per ottenere il tasso soglia si deve aumentare i TEG di un quarto e poi aggiungere quattro punti percentuali. La differenza tra i due non puo' eccedere gli 8 punti.
Tabelle della Banca d'Italia
Qui le tipologie di finanziamento per cui vengono rilevati i tassi medi
-CONTI CORRENTI GARANTITI E NON GARANTITI
-SCOPERTI SENZA AFFIDAMENTO
-ANTICIPI E SCONTI
-FACTORING
-CREDITI PERSONALI
-ALTRI FINANZIAMENTI A FAMIGLIE E IMPRESE
-PRESTITI CONTRO CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO E DELLA PENSIONE
-LEASING AUTOVEICOLI E AERONAVALE
-LEASING IMMOBILIARE
-LEASING STRUMENTALE
-CREDITO FINALIZZATO
-CREDITO REVOLVING
-MUTUI
QUI LE TABELLE DELLA BANCA D'ITALIA con i tassi soglia di riferimento, attuali e storici.
Una nota sui tasso degli interessi di mora
Per classificare un tasso come usurario vanno considerati anche gli interessi di mora inseriti nel contratto di finanziamento, anche se il rapporto non e' mai andato in mora. Lo ha detto la Cassazione con la
sentenza n.350/2013 molto rilevante in questo ambito.
Si ricorda che in caso di pattuizione di un tasso usurario la clausola è nulla e non sono dovuti interessi. La valutazione e' spesso difficile e si rischiano errori. Per ogni chiarimento sono disponibili i nostri consulenti
contattabili online.
Per utili approfondimenti ed informazioni su come far da sé, si veda l'articolo
MUTUI, TASSI USURARI, VERIFICA IL TUO CASO
Ultimo aggiornamento: 29/7/2014