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Identità digitale del cittadino per accedere ai servizi pubblici online (SPID): una guida
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Scheda Pratica di Rita Sabelli
15 marzo 2016 8:59
 
Scheda aggiornata a cura di Redazione il 28/03/2022

C'è anche il Comune di Firenze tra gli enti che per primi partecipano all'attivazione, ancora sperimentale, del sistema di accesso del cittadino ai servizi online delle pubbliche amministrazioni tramite credenziali uniche, ovvero tramite la nuova identità digitale valida a livello nazionale che va a sostituire i diversi codici e sistemi esistenti.

Stiamo parlando dello SPID, il “Sistema pubblico per l'identità digitale” che parte il 15 Marzo 2016 dopo anni di annunci, decreti, sperimentazioni. Sono infatti arrivati i primi regolamenti dell'AGID, l'AGenzia per Italia Digitale, che ha accreditato tre soggetti (Telecom, Infocert e Poste Italiane) al rilascio e alla gestione delle identità digitali.

Il sistema permette al cittadino di accedere a servizi online delle amministrazioni pubbliche con credenziali uniche e valide in tutto il territorio italiano.
I servizi coinvolti sono tutti quelli gestiti da enti pubblici: dall'iscrizione a scuola al pagamento delle tasse locali, dalla richiesta di certificati anagrafici al ritiro di referti medici, etc.etc.

Non si tratta di un concetto nuovo, ma fino ad oggi ogni struttura pubblica gestiva gli accessi al proprio sito in modo diverso deciso autonomamente (con username e password, smart card, token, etc.). Non è detto che i vecchi codici di accesso vadano perduti; per quelli rilasciati con un sistema di sicurezza di un certo livello (Agenzia delle entrate, INPS), il vecchio PIN potrebbe essere mantenuto e convertito nel nuovo Spid.

Si parte con gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione, ovvero Inps, Inail, Agenzia delle entrate, alcune Regioni (Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Umbria) e alcuni Comuni (Firenze, Venezia, Lecce).
Gli obiettivi sono arrivare entro Giugno 2016 all'accesso ad oltre 600 servizi con copertura di tutte le amministrazioni nazionali entro 24 mesi, e il raggiungimento di 6 milioni di utenti entro il 2016.

E' probabile che il sistema poi si estenda anche a soggetti privati per la gestione dei propri servizi (bancari, assicurativi, e-commerce), comunque non obbligati.

Indice scheda
OTTENIMENTO
MINORENNI
SOSPENSIONE O REVOCA
UTILIZZI
PRIVACY
RIFERIMENTI NORMATIVI  
LINK UTILI

OTTENIMENTO
L'identità digitale di base (livello 1) è un Pin unico costituito da nome utente (id) e da una password ; ci sono poi livelli ulteriori di sicurezza che prevedono password usa e getta o invii di codici per sms (livello 2) e “smart card” o altri dispositivi di autenticazione (livello 3). Tutto dipende dal tipo di servizio che vorrà essere fruito.

L'ottenimento prevede una fase di identificazione del soggetto richiedente, che può essere gestita dal gestore del servizio piuttosto liberamente.

I gestori a cui rivolgersi per presentare la domanda al momento sono Telecom, Infocert e Poste Italiane. Ci si può rivolgere a loro personalmente, presso una sede locale (*), o inoltrare la domanda telematicamente attraverso il loro sito: www.nuvolastore.ithttps://identitadigitale.infocert.itwww.poste.it.
Il cittadino è libero di scegliere il gestore che preferisce, secondo le modalità di rilascio e fruizione dell'identità digitale.

La domanda da presentare è il “modulo di richiesta di adesione” che contiene tutti i dati del cittadino compresi un indirizzo di posta elettronica e un recapito di telefonia mobile per effettuare controlli e verifiche identificative. Se il richiedente non avesse indirizzo di posta elettronica il gestore dovrà rilasciargliene uno da utilizzare poi per tutte le comunicazioni.

La verifica dell'identità del richiedente può avvenire a vista, personalmente, o a distanza, a seconda di come viene presentata la domanda. Nella vita telematica potrebbe essere necessaria la tessera sanitaria-carta nazionale dei servizi (TS-CNS) o una carta analoga oppure la firma elettronica o digitale.
La verifica può avvenire anche tramite un'identità digitale pregressa posseduta dal richiedente, previa autorizzazione a procedere in tal senso che il gestore deve ottenere dall'AGID.
In certi casi il vecchio Pin potrebbe essere trasformato nel nuovo SPID, se avesse sufficienti doti di sicurezza (come per esempio quelli rilasciati dall'Agenzia delle entrate o dall'Inps).

Il nuovo Pin arriva poi via posta raccomandata o per email.
Il rilascio è gratuito esclusa la fornitura dell'eventuale “smart card”.

(*) Per quanto riguarda Poste Italiane ci risulta che ad oggi la domanda sia presentabile personalmente solo in alcuni uffici postali abilitati. 

MINORENNI
Dal 2022 è possibile per i minori avere la propria identità digitale e poter fruire di servizi online. L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato le Linee guida operative per il rilascio dell’identità digitale in favore dei minori d’età e la fruizione dei servizi online, adottate con la Determinazione n.51/2022.
Con l’attivazione per i minori, i ragazzi potranno utilizzare i servizi loro dedicati in piena sicurezza e tutela dei dati. L’accesso con SPID ai servizi sarà garantito, in base all’età, dalle amministrazioni o dai privati che lo rendono disponibile.
Le Linee guida consentiranno ai ragazzi - dai 5 anni in poi - di ottenere e usare SPID per l’accesso ai servizi digitali sotto la supervisione dei genitori. 
Il rilascio di SPID a minori nella fascia di età da 5 a 14 anni e il suo utilizzo per l’accesso ai servizi online sono consentiti, in prima applicazione per un periodo sperimentale sino al 30 giugno 2023, per la sola fruizione dei servizi in rete erogati dagli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

Come richiedere il rilascio di SPID ai minori
I genitori potranno richiedere il rilascio di SPID a favore del minore, rivolgendosi al proprio gestore dell’identità digitale e accedendo, con credenziali di livello 2, al servizio reso disponibile. I gestori di identità digitale sono già al lavoro per predisporre questa funzionalità. 
Le amministrazioni o i privati  che erogano i servizi devono effettuare un’autonoma, motivata e dimostrabile valutazione in merito alla necessità di conoscere la minore età dell’utente e di ottenere la certezza della sua identità per le finalità del servizio.
Per la fase di identificazione, il minore infraquattordicenne deve essere affiancato dal genitore a tutela del minore stesso.
Infine, i minori non saranno obbligati a comunicare un numero di cellulare al gestore dell’identità. In tal caso, le comunicazioni inerenti la sicurezza (alert di sicurezza, procedure di recupero delle credenziali, configurazione dell’app di autenticazione, processi di sospensione/revoca, processi di assistenza per ragioni di sicurezza) saranno indirizzate al numero di telefono del genitore, mentre l’accesso con SPID di livello 2 - per il quale è necessario un secondo fattore di autenticazione - sarà consentito attraverso ulteriori modalità predisposte dai gestori.

SOSPENSIONE O REVOCA
Il gestore può revocare l'identità digitale in determinati casi, essenzialmente per scadenza contrattuale, quando non risulta attiva per un periodo superiore a 24 mesi, per decesso del titolare o per uso illecito.

Il cittadino può chiedere la revoca della propria identità digitale in qualsiasi momento e senza fornire motivazioni, al gestore che gliel'ha rilasciata.
Può chiederne anche la sospensione se sospetta un uso illecito. In questo caso alla sospensione segue la riattivazione o la revoca, a seconda dei casi. La revoca scatta se il cittadino invia al gestore copia della denuncia presentata all'autorità giudiziaria per gli stessi fatti su cui è basata la richiesta di sospensione.

UTILIZZI
Come già detto l'identità digitale consentirà, nell'arco del tempo, di accedere ai servizi online di tutte le pubbliche amministrazioni.
Nella prima fase -in partenza del 15/3/2016- ciò è possibile solo con alcune amministrazioni, quali Inps, Inail, Agenzia delle entrate, alcune regioni (Toscana, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Lazio) e alcuni Comuni (Firenze, Venezia, Lecce).
Nei mesi successivi si dovrebbero aggiungere molte altre amministrazioni con relativi servizi.

I servizi fruibili sono i più diversi, dall'iscrizione a scuola al pagamento di servizi scolastici ed imposte (Imu, Tasi, bollo auto) all'inoltro di una pratica per chiedere certificazioni e/o autorizzazioni, alla prenotazione di una visita medica, etc.

Il titolare dell’identità digitale richiede l’accesso ad un servizio collegandosi telematicamente al sito del fornitore di servizi (es.Comune di Firenze) cliccando su un bottone telematico sul quale appare la scritta SPID in blu e bianco. Scatterà, prima di ottenere il vero e proprio accesso, una procedura di autenticazione del richiedente con collegamento al gestore dell'identità digitale che l'ha rilasciata.

PRIVACY
Il Garante della privacy collaborerà con l'Agid per vigilare sul funzionamento del sistema, ma sono già state date le prime indicazioni di protezione dei dati con la precisazione che non vi sarà alcuna profilazione a scopi commerciali degli stessi.

Il cittadino potrà avere più identità digitali che dovranno comunque essere accettate dalle amministrazioni anche se usate nello stesso procedimento amministrativo; Per contro non c'è rischio per il cittadino di dimenticarsi di avere un'identità digitale perché la stessa verrebbe revocata se non utilizzata per due anni.

RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.lgs. 82/2005 art.3bis e art.64
- Dpcm 24/10/2014 (GU 9/12/2014)
- Determinazioni dell'Agenzia per l'Italia digitale n.44/2015 (emanazione dei regolamenti attuativi) e 40/2016 (schema convenzione)

Norme dell'Agenda Digitale Italiana:
- Dl 83/2012 artt.dal 19 al 22
- Dl 69/2013 art.13 e segg.

LINK UTILI
- Sito Governo con informazioni: www.spid.gov.it
- Sito AGID con normativa e regolamenti: www.agid.gov.it
 
 
 
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