Buongiorno, vi ringrazio per il vostro operato. A seguito della
morte di mia madre sto affrontando un percorso di mediazione per il
diritto alla successione con mio fratello, unico mio coerede. Siamo
arrivati al 4° incontro del procedimento, dove, tenendo conto delle
rispettive posizioni, il mediatore ha formulato la sua proposta di
possibile risoluzione. Durante questo ultimo incontro il mio
avvocato ha esercitato una certa pressione psicologica nei miei
confronti, per concludere ed ha avanzato una proposta limite: la
controparte ha subito accettato, io a mia volta ho purtroppo
verbalmente accettato, mio malgrado perché volevo chiudere la
successione e liberarmi di un peso. Nei giorni a seguire, però, ho
valutato gli aspetti della proposta e ritengo siano esageratamente a
mio svantaggio: pertanto non ho intenzione di firmare il verbale che
il mediatore sta preparando, anche se questo significa andare a
giudizio. Il mio avvocato da un anno a questa parte mi ha più volte
segnalato che la mancata accettazione della proposta del mediatore
può, in caso di giudizio, venire valutata dal giudice in maniera
negativa, se il giudice stesso ritiene che la proposta in oggetto,
sia essa del mediatore o della controparte, fosse congrua: pertanto
incorrerei nella perdita della causa, con il conseguente totale
addebito delle spese processuali. La mia domanda è: in caso di mia
mancata accettazione del verbale di mediazione, il giudice può
utilizzare questo verbale non firmato per un suo giudizio?
L'avvocato della controparte può utilizzare il verbale non firmato
come prova a suo favore? Rendo noto che non intendo firmare il
verbale perché lo ritengo nettamente a mio sfavore come quota, anche
a fronte di errori commessi in fase di mediazione che posso provare
con documentazione ampiamente giustificata.
Attendo vostra sempre gradita risposta.
Grazie per l'attenzione.
Massimo, dalla provincia di PD
Risposta: se lei ritiene che i suoi diritti non siano rispettati dall'accordo, non ha alcun obbligo di firmarlo. Il meccanismo è il seguente: se lei rifiuta un accordo che rispetta quanto previsto dalla legge (ovvero se alla fine il giudice, in diritto, decide le stesse cose che avreste potuto concordare in mediazione), allora vi saranno conseguenze quali la condanna alle spese ecc. In altre parole, se la sentenza corrispondesse del tutto alla proposta del mediatore non accettata, alla parte che ha rifiutato la proposta vengono addebitate tutte le spese della causa e della mediazione fallita. E' facolta' del giudice decidere in tal senso anche nei casi in cui la sentenza corrisponda solo in parte alla proposta non accettata, se ricorrono gravi motivi che devono essere spiegati. Queste regole non si applicano, salvo accordo, alle mediazioni fatte davanti agli arbitri.