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Simil-estorsione
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Lettera 
11 aprile 2024 0:00
 
Non so se si tratta di vera estorsione : il fatto è il seguente: possedevo un esercizio commerciale,che ho chiuso nel 2001, dando doverosa comunicazione alla CCIA competente, pagando regolarmente qualsiasi pendenza con lo Stato. Senonchè. dal 2012 a tutt'oggi, Marzo 2024, la CCIA competente, ha preso a richiedermi il pagamento del diritto di iscrizione come se la mia attività fosse ancora operativa.
Ogni due anni ricevo notifica di pagamento dall'Agenzia Entrate ed ogni volta riscrivo Pec su Pec per far presente l'inesistenza delle motivazioni. Ed ogni volta la CCIA spedisce all'AG.Entrate la richiesta di sgravi,sanando l'errore. Ma malgrado la reiterazione di questi errori biennali, appunto ogni due anni subisco il fastidio non solo pratico ma anche morale. di dovermi difendere da accuse e richieste inutili e stupide. Vorrei sapere per cortesia se il suddetto comportamento della CCIA è configurabile come un reato per poterla perseguire al solo fine di essere lasciato in pace. Grazie e cordiali saluti.
Bernardino, dalla provincia di VT

Risposta:
no, non rileviamo reati. Tuttavia, le consigliamo di farsi valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora alla CCIA, spiegando l'accaduto, chiedendo un risarcimento del danno per le perdite di tempo, e minacciando il ricorso alla vie legali se non la piantano
 
 
 
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