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schiamazzi notturni di un bar sotto casa
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Lettera 
18 giugno 2024 0:00
 
Buon pomeriggio vorrei esporvi un problema che si viene a verificare soprattutto in estate o nei fine settimana: sabato e domenica notte.
Si tratta di un bar, sotto casa mia, si chiama Pica’s nella via Umberto, la via principale del paese, che chiude verso le 3, le 4 o le 6 di mattina! Dipende da come si svolge la nottata. Io e mia sorella ci alziamo alle 7 per andare al lavoro, ma non siamo tanto noi quanto i nostri genitori, mio padre ha 88 anni, mia mamma 89, la loro camera da letto (in un certo senso anche la nostra, ma soprattutto la loro) è proprio sopra il bar, la notte non riescono a dormire, in passato più volte mio padre è uscito sul balcone e un’altra si è vestito ed è uscito alle 4 e 30 del mattino per rimproverarli, ma non solo lo prendevano in giro o facevano finta di non sentire si mettevano d’accordo per fare ancora più chiasso per non farlo dormire a farlo per dispetto, alla fine non abbiamo più detto niente e abbiamo continuato a subire in silenzio, però soffro nel vedere mio padre che non potendo chiudere occhio tutta la notte prende sonno solo quelle poche ore al mattino e poi sonnecchia tutta la giornata sentendosi disturbato, o mia mamma che abituata ad alzarsi come noi alle 7 non riesce a recuperare sentendosi nervosa tutta la giornata, mentre chi si diverte tutta la notte va a dormire serenamente. I miei genitori hanno la loro età e non vorrei che a lungo andare ne risente la salute o il sistema nervoso.
E’ un bar tabaccheria molto piccolo gestito da due fratelli, un locale che non ha spazio all’interno se non per un bancone e due, forse tre tavoli, il loro lavoro si svolge sia di giorno che di notte tutto all’esterno. Di giorno vi è la calma assoluta! Il locale prende vita da mezzanotte - l’una in poi, queste persone all'inizio danno fastidio anche solo parlando, il suono si amplifica nelle ore successive tanto che si sente tutto, tutti i discorsi che fanno fin dentro le camere da letto, il peggio è che si ubriacano gridano, ridono a squarciagola o semplicemente alzano di molto i toni… vi sono schiamazzi di ogni genere. Ancora non si sono sentiti ma a breve col mese di luglio e soprattutto agosto si sentiranno anche motorini che percorreranno, come ogni anno, la via Umberto a tutto gas con diversi giri.
Anche se chiudono verso le 2, le 3, le 4, le 6 o anche prima come capita nei mesi invernali o nelle notti in cui hanno meno lavoro, spesso capita che i loro clienti rimangono fuori fino alle 4 e oltre, così come può capitare che essendo aperto e lasciando fuori tavoli e sedie chi passa si accomoda facendo salotto notturno. Anche i proprietari stessi al momento della chiusura non hanno alcuna delicatezza nella sistemazione e pulizia dell’esterno dove tengono i tavoli, si sentono sedie e tavoli sbattere e strisciare, oltre al chiacchiericcio con gli ultimi clienti che rimangono.
Negli anni passati mio padre in persona, ma anche io stessa, abbiamo cercato di parlare con i proprietari, il proprietario del bar, mi ha risp
Giuseppe, dalla provincia di ME

Risposta:
purtroppo è una problematica comune che affligge diverse persone.
Non sempre, in realtà quasi mai, l'incontro civile serve a produrre risultati.
Visto il fallimento di ogni incontro non rimane che presentare un esposto al Comune di residenza per richiedere la verifica dell’entità del rumore da parte di un tecnico dell’Arpa: se il rumore supera la soglia di accettabilità, il Comune provvede a sanzionare il soggetto disturbante e può addirittura richiedere la chiusura del locale.
Se invece la valutazione dei tecnici è negativa, cioè il rumore prodotto dal bar sotto casa non viene considerato superiore ai limiti, si può comunque agire per vie legali intentando un processo.
Questa via è perseguibile anche nel caso in cui, sanzionato, il gestore del locale non dovesse adempiere agli obblighi di riduzione o cessazione del rumore stabiliti per legge.
Va precisato, inoltre, che se oltre a Voi anche altre persone sono disturbate dal comportamento tenuto dai gestori e dagli utenti allora si potrebbe anche configurare il reato di disturbo della quiete pubblica.
 
 
 
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