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Richiesta di supporto per ricovero in RSA
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Lettera 
30 giugno 2024 0:00
 
Buongiorno,
Vi scrivo perché ho bisogno del vostro aiuto per la difficile situazione che i miei anziani zii stanno affrontando. Entrambi ottantenni, vivono in Toscana al primo piano di una casa senza ascensore. Mio zio è cardiopatico e ha difficoltà a camminare, mentre mia zia ha solo un rene funzionante, una valvola mitralica che lavora solo al 20%, Alzheimer e è completamente invalida.
Recentemente, mia zia è stata ricoverata al pronto soccorso per un peggioramento delle sue condizioni. Dopo una settimana è stata trasferita all'ospedale, dove è ancora ricoverata. Nonostante le sue gravi condizioni di salute, è previsto che venga dimessa il 27 giugno.
Data la situazione economica dei miei zii, i servizi sociali sono stati contattati ma non ci sono posti disponibili nelle RSA per accogliere mia zia. Pertanto, offriranno un supporto domiciliare, ma ciò significa che mio zio ottantenne sarà costretto ad assumersi l'intera responsabilità delle cure, nonostante le sue già precarie condizioni di salute.
Trovo incredibile che si stia pensando di dimettere mia zia e di far gravare tutte le cure su mio zio. Vi chiedo gentilmente di aiutarmi a trovare una soluzione affinché mia zia possa essere ricoverata in una RSA anziché essere mandata a casa, dove sarebbe un peso insostenibile per mio zio.
Grazie per la vostra attenzione e per qualsiasi supporto potrete offrire.
Cordiali saluti,
Viviana, dalla provincia di MI

Risposta:
Il nostro suggerimento è di formulare una richiesta di inserimento in RSA (non limitarsi al contatto telefonico o di persona) rappresentando tutte le circostanze - sia cliniche che familiari e sociali - di particolare fragilità della coppia. Qui la sezione del nostro sito dedicata all’argomento
 
 
 
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