Ho ricevuto un bollettino di pagamento di chiusura rapporto da parte della Gori intestato a me, mentre l'originale contratto era intestato a mio padre. L'immobile mi è stato donato da mia madre, unica proprietaria, nel 1990 e vi ho
trasferito la residenza nel 2017. La proprietà è dotato di un suo sistema idrico autonomo per cui non ho mai usato l'acqua del "contatore" che non si trova nella mia proprietà e di cui non conosco nè lo stato di usura nè l'ubicazione. Mando loro una PEC dove affermo di non essere io il titolare del contratto e, eventualmente di mostrarmi tale contratto. Allego la loro risposta che mi sembra "strana": anche se non sono l'intestatario del contratto devo
rispondere dei pagamenti - canoni fissi e non consumi - anche se me l'ha donata mia madre e non l'ho abitata fino al 2017?. P.S. Non ho trovato alcun bollettino allegato per cui non so cosa vogliono. E' anche vero che, per sicurezza, vorrei fare un contratto per l'acqua, ma nuovo e a me intestato.
Gabriello, dalla provincia di NA
Risposta:per prima cosa, tenga presente che esiste la prescrizione quinquennale per l'acqua (almeno per i consumi pre-2020). Le consigliamo intanto di scrivere al fornitore in questione, invocando la prescrizione.
Per quanto riguarda in non possesso dell'immobile, lei potrà eventualmente dimostrarlo producendo atti (contratto di locazione, comodato d'uso ecc.) da cui si desuma che fino al 2017 abitava lì qualcun altro.
Altra questione (che loro non sollevano, ma che solleverebbero sicuramente in sede di contenzioso) è semmai la questione dell'eredità. Se lei non ha rinunciato all'eredità di suo padre, lei risponde dei suoi debiti (in solido con gli altri coeredi).
Il nostro consiglio, a questo punto, dopo aver invocato la prescrizione, è quella di fare un tentativo di conciliazione presso
https://www.arera.it/consumatori/conciliazioned>l'Autorità garante