Buongiorno il 27 marzo 2024, in seguito ad un appuntamento, è venuto a casa un agente Arquati che mi ha fatto un preventivo, per delle tende esterne, su tablet che ho firmato ma che non sono riuscita a leggere.
L'agente non mi ha informato sull'impossibilità del recesso in base all'ex art. 59 CdC trattandosi di prodotti realizzati su misura e personalizzati. Ho anche avviato una pratica di finanziamento. Dopo due gg (il 29 marzo)ho inviato via pec una lettera di recesso (ancora non avevo ricevuto notizie in merito al finanziamento) e la richiesta di restituzione alla caparra entro 30 gg considerando che la pratica di finanziamento non era stata completata e quindi di fatto l'ordine non era stato avviato. L'Arquati si è rifiutata di restituirmi la caparra. Chiedo un consiglio riguardo al fatto di incaricare un legale per avviare una causa contro la ditta Arquati o meno. Ho possibilità di poter riavere la caparra di 2.176 €?
Grazie e buon lavoro
Anna Rita, dalla provincia di RI

Risposta:
se trattasi di caparra confirmatoria, il venditore ha diritto a trattenerla ex art. 1385 cc. Occorre inoltre verificare se lei aveva diritto al recesso per ripensamento entro i 14 gg per quella particolare tipologia di prodotto: se in effetti si configura come "tagliato su misura" e comunque di dimensioni non riscontrabili nel catalogo, non è applicabile l'art. 59 citato.
Altrimenti si faccia intanto valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora
Qui la nostra scheda pratica sul diritto di recesso