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Migrazioni telefoniche
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Lettera 
18 marzo 2015 0:00
 
Spett. Associazione per la Difesa dei Consumatori,
vi contatto in merito ad una serie di procedure irragionevoli che sono avvenute da quando (a Novembre) ho deciso di cambiare operatore telefonico.
Vi spiego la situazione, nella speranza che possiate darmi indicazioni per fare (se è il caso) una denuncia e chiedere un risarcimento.
Sembrava semplice e senza costi...
Allora avevamo Telecom per canone e operatore virtuale Teletu con abbonamento mensile per traffico voce e internet da 7 anni.
A Novembre 2014 mio padre (intestatario della linea) accetta telefonicamente una proposta allettante di *Fastweb*.
Il 02/01/2015 ci viene staccata linea telefonica e adsl: Telecom dice che siamo passati a Fasweb; Fastweb dice che l'attivazione effettiva avrà luogo solo al ricevimento del modem, che ci viene consegnato a casa il *07/01/2015* (prima consegna!).
Irregolarità(?): possono staccarci la linea senza preavviso e senza attaccarci la nuova?!
A quel punto parte immediatamente la nuova fornitura, che però non rispetta gli accordi presi telefonicamente: ci avevano assicurato che la telefonia sarebbe rimasta su linea analogica e non VoiP (falso) ed inoltre che ci avrebbero inviato in comodato gratuito un modem con una batteria speciale (tipo gruppo di continuità) per cui avremmo avuto telefono ed internet anche in caso di cessazione della corrente elettrica (falso); entrambi questi punti per noi fondamentali per garantire il funzionamento dell'impianto di allarme.
Non riuscendo ad avere chiarimenti telefonicamente da Fastweb (ogni operatore forniva una sua propria versione; uno addirittura sosteneva che non eravamo più in tempo per il recesso, risultando attivi da Novembre!!!), non riuscendo ad avere un contratto scritto (per verificare le condizioni dell'adesione telefonica), (possibile che al telefono possano dire quello che vogliono?!) a quel punto inviamo subito via fax e raccomandata *recesso* (diritto di ripensamento) il *13/01/2015* specificando che vogliamo attivare la procedura di rientro in Telecom.
Da Fastweb circa due settimane dopo (fine gennaio), dopo molte nostre telefonate, ci informano che il recesso è stato accettato, ma non sanno darci ulteriori indicazioni sui tempi e modalità di migrazione.
Telecom d'altra parte ci informa che appena staccano la linea (ed hanno un mese per farlo) passeremo con loro.
Nel frattempo Fastweb ci stacca la linea telefonica VoiP (anche prima del mese dal recesso, che sarebbe stato nostro diritto!)... Credevamo fosse solo un problema di switch tra i due operatori... ho appena scoperto che invece quello doveva essere un segnale chiaro che loro non avrebbero mai migrato al vecchio operatore, perché avevano invece cessato il numero.
Comunque dal momento in cui Fastweb stacca la linea VoiP (inizio Febbraio), veniamo disabilitati sul portale Fasweb, loro sostengono che non siamo più loro clienti e quindi, se già prima avere assistenza era un terno al lotto, diventa impossibile.
Fastweb ci manda fattura con due mesi di canone (07/01 - 07/03... era dovuto?!); volevamo contestarla, ma temendo che questo avrebbe allungato ulteriormente le pratiche, con qualche giorno di ritardo, la paghiamo.
Telecom e Fasweb mandano la fatture relative all'ultimo periodo e comprensive di costi di disattivazione (ma non erano illegali?), che comunque abbiamo pagato.
Nel frattempo (verso metà Febbraio) Telecom ci comunica che il rientro non è avvenuto perché mancava la registrazione telefonica... A quel punto mio padre la fa, aderisce all'offerta TUTTO per voce ed internet.
Anche l'assistenza di Telecom latita, non si riesce a capire perché non ci attivano, nel frattempo siamo sempre senza telefono (e combinatore telefonico dell'allarme... Anche questo è un bel danno!).
Solo oggi, 12/03 riusciamo a parlare con un commerciale che ci informa che la procedura di rientro doveva avvenire entro un mese in maniera trasparente, senza nemmeno bisogno di passare dal loro commerciale; così non è stato e loro hanno registrato dei tentativi di riallacciamento alla linea telefonica in data 22/02 e 25/05, entrambi finiti KO perché... *la linea telefonica è stata cessata*.
Avendo stipulato telefonicamente un contratto con noi, non spettava a Telecom avvertirci che i tentativi di rientro erano andati male ed il motivo?
Che azione si può intraprendere con Fastweb, che ha cessato la linea, mentre doveva occuparsi del rientro?
A questo punto abbiamo richiesto l'attivazione di una nuova linea telefonica a Telecom, che ci verrà attivata (si spera il prossimo 19/03).
Spero di esser stata chiara e confido in un Vostro cortese riscontro. In caso di necessità, posso fornire documentazione a testimonianza di quanto scritto.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali saluti
Elisa

Risposta:
in assenza di precisi quesiti, le esprimiamo una opinione sull'ultimo tentativo di migrazione del numero da Fastweb a Telecom. Se REGOLARMENTE commissionato nelle forme previste dal nuovo contratto (che e' sempre consigliabile leggere prima di promuovere modifiche dell'operatore), la responsabilita' del disservizio subito e' principalmente del nuovo gestore, che dovrebbe coordinare il passaggio indolore del servizio (senza blackout della linea).
Una volta verificata l'opportunita' giuridica, questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore Telecom con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna, fare un tentativo di conciliazione presso il Corecom della sua Regione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, fare causa presso il suo giudice di pace oppure presentare istanza di definizione della controversia al proprio Corecom regionale, se abilitato, oppure direttamente all'Agcom utilizzando il formulario GU14.
 
 
 
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