Buongiorno, volevo se possibile un chiarimento. Sono proprietario
di un immobile servito dal servizio idrico oltre che da pozzo
autonomo. I conduttori del contratto di affitto precedente hanno
chiuso l'utenza e i nuovi conduttori hanno richiesto l'apertura
dopo circa 4 mesi in cui sono solamente stati effettuati lavori
edili. All'atto della prima bolletta i nuovi conduttori si sono
visti addebitare € 300 esenti iva di "penale manomissione
sigilli". E' possibile applicare una penale di questo genere? In
quanto proprietario ma non utilizzatore non ho evidenza che
effettivamente questi sigilli siano stati apposti al momento della
disdetta per cui non posso determinare se effettivamente ci sia
stata o meno manomissione anche se non ce ne sarebbe stata la
necessità visto l'utilizzo alternativo del pozzo. Ho contattato la
società per chiedere evidenza dell'intervento di apposizione
sigilli. E' corretto? Quali firme ci dovrebbero essere oltre a
quella del tecnico? E' necessario un corredo fotografico a
testimonianza? Volevo un vs parere per capire se esistono i
presupposti secondo voi per obiettare una penale applicata in
maniera così "leggera" ed arbitraria. Ringrazio anticipatamente
Damiano, dalla provincia di PR
Risposta: l'addebito deve avere un riferimento sul contratto di fornitura. Presumendo che i sigilli siano stati apposti per ridurre l'erogazione idrica a seguito di morosita' dell'utenza, l'addebito deve essere emesso a carico dell'intestario dell' utenza oggetto del provvedimento coercitivo.
In forza del contratto di locazione, il nuovo conduttore ha pero' diritto ad esigere dal locatore lo svincolo immediato del contatore, indipendentemente dall'individuazione del responsabile della penalita' pregressa.