A dicembre apprendo dal sito internet di Enel Energia di avere un debito di circa 8800€ di cui non ne ero a conoscenza relativi a bollette dal 2010 a oggi. Faccio presente che la fornitura in oggetto è relativa all’abitazione dove abita mia madre e della quale io sono proprietaria (ho domicilio in un’altra casa dal 2007), la quale probabilmente riceveva la loro corrispondenza, bollette e solleciti ecc. senza dirmi niente. In data 3/12/14 mando via raccomandata un reclamo facendo presente ciò e richiedendo inoltre “esaustive spiegazioni su come è possibile che non sia stata interrotta la fornitura dopo le prime bollette non pagate, consentendo di accumulare un credito così alto nei miei riguardi, comportamento per effetto del quale credo di poter attribuire buona parte di responsabilità ad Enel”.
In data 13/1/15 rispondono per la prima volta al mio effettivo domicilio (vedi allegato) e scopro di esser destinataria di numerosi solleciti (mai ricevuti in quanto inviati all’abitazione di mia madre che probabilmente firmava a mio nome e a mia insaputa) e che si erano più volte recati presso il punto di riconsegna per la sospensione della fornitura per morosità ma di non aver potuto procedere al distacco per l’assenza del cliente e del contatore inaccessibile.
Quello che mi meraviglia è come sia stato possibile accumulare un debito così alto senza che io lo sapessi e senza che avessero interrotto la fornitura che ancora oggi è attiva (il 1/1/15 ho tentato di passare ad altro fornitore -eni- la cui attivazione risulta attiva sebbene non mi siano ancora pervenute bollette).
Sono disperata! Cosa posso fare?
Savina, da Turbigo (MI)
Risposta: viste le particolari circostanze che direbbero confermare una morosita' incolpevole, potrebbe chiedere una rateizzazione del debito sui soli consumi registrati, che, da quanto descritto, non ci pare altrimenti contestabile.