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Danni da cancello elettrico malfunzionante
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Lettera 
14 marzo 2015 0:00
 
Per ben due volte (12/2013 e 6/2014)il cancello elettrico del cortile della mia abitazione si è richiuso andando a sbattere sulla mia auto e provocandomi 800 Euro di danni. In entrambi i casi sono stata obbligata a sostare nel raggio d'azione del cancello perchè bloccata, nel 1' caso da lavori in corso e nel 2' caso da un'auto in entrata e una in uscita che m'impedivano di muovermi. I fatti sono sempre avvenuti in presenza di testimoni.
Ho chiesto all'amministratore del condominio di fare una denuncia ma l'assicurazione, dopo perizia, ha accertato che il sinistro non era dovuto a guasto o anomalia ma al fatto che le fotocellule sono posizionate a una distanza inadeguata al rilevamento di un'auto ferma nello spazio compreso tra l'una e l'altra (vedi allegato).
Nella relazione tecnica della ditta di manutenzione redatta il 24/6/2014 dopo il 2' incidente risulta invece che il cancello risponde alle normative vigenti, consigliano di restringere le sicurezze esistenti e "il cancello è lungo e con macchine piccole non bisogna star fermi nel raggio d'azione come indicato dal cartello".
Ma poichè nel mio caso non si è trattato di imperizia o negligenza ma d'impossibilità a muovermi ho contattato il titolare della ditta di manutenzione che al telefono mi ha detto che non era colpa sua se l'amministratore non voleva fare i lavori di messa in sicurezza.
Tempo dopo trovo una diversa ditta di manutenzione che stava facendo rilievi al cancello in questione, chiedo informazioni e il titolare mi spiega che il cancello non è a norma perchè le fotocellule devono essere posizionate entro 20 cm dall'anta mentre nel nostro caso sono oltre il metro e mezzo. Mi chiede però di non fare il suo nome perchè avrebbe forse sostituito il precedente manutentore e non voleva perdere questa opportunità.
Così chiedo al nostro attuale manutentore copia della Dichiarazione di Conformità CE e copia del Fascicolo Tecnico facendogli presente che la responsabilità di danni a persone o cose Non essendo quindi un problema di una vs opposizione alla modifica, al fine di favorire la legittima aspirazione del distributore elettrico ad operare il cambio senza che cio' comporti ritorsioni dolorose per non aver accesso ai vs locali, le consigliamo provocati da un cancello automatico ricadono sull'installatore finale.
Mi risponde dicendo di rivolgermi all'amministratore perchè lui non è autorizzato ad altro.
Scrivo di nuovo all'amministratore che mi risponde che "... le modifiche proposte erano solo per migliorare e non per mettere a norma...il cancello ci risulta adeguato alla norma e ha funzionato regolarmente... La responsabilità degli accadimenti che sono occorsi solo a lei e per due volte è probabilmente da individuarsi in un errata manovra di avvicinamento in prossimità dello stesso quando è in movimento pertanto è da ricondursi a chi guidava l'auto in quel momento".
Insisto per avere la documentazione richiesta e mi risponde che la motorizzazione risale alla precedente amministrazione e che non risulta il mio nominativo nell'elenco dei condomini (vivo qui da oltre 11 anni). opporra' formale o. Cosa devo fare per sapere se il cancello e a norma? Ho diritto a un
risarcimento e da chi?
Grazie infinite,
Francesca, da Milano (MI)

Risposta:
se si accerta che all'epoca degli incidenti l'impianto non era a norma e questa e' la causa principale degli stessi, lei avra' diritto al risarcimento da parte del condominio (che potra' a sua volta rivalersi nei confronti dell'amministratore attuale e/o precedente). Per fare questo avra' necessita' del conforto di una perizia professionale di un esperto elettromeccanico, da esibire eventualmente nelle sedi, conciliatoria o giudiziaria, alle quali lei potra' ricorrere nel caso l'amministratore non risponda o disconosca questo suo diritto di rivalsa.Per il prosieguo, legga qui:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+obbligatoria+davanti+al+corecom_15317.php
 
 
 
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