Spett.le Aduc, da tempo vi seguo apprezzando la vs grande competenza e professionalità lodevolmente resa disponibile ai cittadini. Vi chiedo cortesemente un consiglio sull'attuale situazione condominiale mia e di mia moglie, inquilini da un anno in un caseggiato del ns quartiere. Innanzitutto, da quando abbiamo traslocato (e anche nel corso del trasloco stesso) abbiamo dovuto pazientemente sopportare un vecchio portiere (che secondo il regolamento vigente dovrebbe già essere da un pezzo in pensione) il quale (a parte le pessime maniere) è inefficiente (non consegna le raccomandate, invece che in portineria "esercita" comodamente le sue funzioni nella casa condominiale che affaccia sul cortile del condominio etc.). NeIl'ultima assemblea condominiale (straordinaria) col nuovo amministratore (alla quale ho partecipato assieme al nostro proprietario) è emersa la chiara volontà dei condomini di pensionare questo signore, ma a causa di una pessima gestione contabile del precedente amministratore, non è stata ancora liquidata la quota ancora mancante del suo TFR. A causa di ciò, il portiere è apertamente ostile sia all'attuale amministratore (come lo era col precedente) sia ai condomini, al punto da aver inviato un decreto ingiuntivo al condominio chè è stato letto dall'amministratore all'inizio della suddetta assemblea, nel corso della quale si è poi accertata anche la difficoltà di farlo uscire dalla casa condominiale (considerando anche la soluzione alternativa di lasciarlo lì facendogli firmare un regolare contratto di locazione, se ovviamente lo consente la normativa in vigore). Oltre al problema del portierato, abbiamo ben presto verificato anche tutta l'inefficienza/inadempienza del suddetto nuovo amministratore (un avvocato) che non è stato ancora in grado (assieme ai suoi collaboratori) di venire a capo da quando è in carica (da settembre/ottobre 2014) delle varie beghe del condominio (fra le quali vi è ad esempio una scarsa pulizia in un generale contesto di degrado). Un'eclatante prova della sua cattiva gestione sta nel fatto che - da quanto ci risulta - nè i condomini, nè gli inquilini hanno ancora ricevuto da lui gli avvisi di pagamento sia della pregressa che dell'attuale quota condominiale.
Mia moglie ed io abbiamo cercato ripetutamente di sollecitarlo a tal proposito sia telefonicamente che a mezzo mail. Siamo giunti al punto di inviargli un sollecito a mezzo raccomandata a. r. (ci siamo rivolti anche al nostro proprietario per cercare di richiamarlo all'ordine e ne abbiamo parlato più volte col condomino nostro dirimpettaio) ottenendo finora soltanto un generico riconoscimento delle nostre ragioni accompagnate da promesse puntualmente poi non mantenute. Le uniche cose certe che sappiamo su tale questione è che l'importo della quota pregressa di ottobre mi è stato solo mostrato proprio a ottobre solo per un istante dal portiere dall'alto della finestra della "sua" residenza e - alla mia richiesta di avere un avviso di pagamento di quella cifra - lui mi ha risposto: "No, questa è roba mia!". Circa l'importo dell'attuale rata condominiale, esso è deducibile solo dal bilancio preventivo ordinario 2015 mostratoci dal nostro proprietario.
In sostanza - per colpa di questi due signori - ci sembra da tempo di trovarci in un deserto in cui ci si può solo attendere un progressivo peggioramento delle cose.Vi chiedo pertanto che cosa possiamo fare concretamente, come semplici inquilini, per venire a capo di questo ginepraio.Forse più di una persona al nostro posto non si preoccuperebbe più di tanto, ma (a parte il fatto che entrambi cerchiamo di essere persone oneste e precise e non ci piace nè l'assurda, ingiustificata idea di essere considerasi morosi, nè tantomeno quella di vederci improvvisamente recapitare un giorno un qualsiasi tipo di ingiunzione di pagamento), non vediamo di buon occhio la prospettiva dell'accumulo delle quote condominiali nel corso del tempo (ovviamente sperando, in quel caso, di poterle pagare con una certa flessibilità).Nel ringraziarvi e confidando in una vostra cortese risposta, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
Giuseppe
Risposta:per quanto concerne il decreto ingiuntivo emesso a favore del portiere tale circostanza a nostro parere non deve preoccuparvi.
Di tale pagamento sarà chiamato a rispondere il proprietario e non di certo Voi.
Il credito vantato dal portiere, infatti, è antecedente il Vostro ingresso e presa in possesso dell'appartamento.
Diversa è la problematica connessa al mancato invio della richiesta di pagamento della quota condominiale.
In questo caso, infatti,avete già fatto tutto il possibile.
Possiamo solo consigliarVi di inviare una ulteriore raccomandata a/r o pec all'amministratore di condominio contestando l'inadempimento e manifestando la volontà di ricevere presso la Vostra abitazione non solo copia del bilancio ma anche la quantificazione esatta della quota condominiale da pagare.
Nella predetta missiva avvertirete, inoltre, che non Vi ritenete tenuti al pagamento degli interessi eventualmente maturati e che in caso di invio unico e complessivo delle rate procedere al pagamento rateizzato così come concordato inizialmente.
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