Ho un conto corrente aperto presso una banca del paese, nei mesi scorsi ho effettuato delle operazioni di prelievo in contanti di importi piuttosto elevati compilando la modulistica che la banca mi ha sottoposto come previsto dalle leggi vigenti, nei giorni scorsi ho voluto versare in contanti un importo elevato la banca me lo ha rifiutato e mi ha comunicato che mi invierà una lettera chiedendomi di chiudere il conto, premetto che i prelievi e i versamenti sono tutti documentabili cioè non sono di provenienza dubbia.
Chiedo cortesemente, la banca può impormi la chiusura del conto corrente.
Faccio presente che non ho fidi aperti non sono mai andato in passivo in pratica ho sempre operato con soldi miei.
Giancarlo, da Carugate
Risposta: La banca ha facoltà di estinguere il rapporto. E' del resto una facoltà che nasce da un obbligo, quello di osservare la normativa anti-riciclaggio. Se non vi sono motivazioni ragionevoli, l'intermediario non deve effettuare l'operazione (quindi anche impedire il versamento è legittimo), deve valutare se segnalare l'operazione come sospetta e deve prendere in considerazione la chiusura del rapporto. Qui deve essere però l'istituto a chiuderlo senza chiedere al cliente di farlo, come invece pare dalla sua domanda.
E' molto probabile che le operazioni di prelevamento siano state segnalate all'UIF della Banca d'Italia, dipende anche dalla modulistica riempita al momento e dalle motivazioni che, se richieste, ha indicato. Potrebbe quindi accadere che in futuro sia invitato a dimostrare o quantomeno spiegare le motivazioni di quei prelevamenti.