Salve, ho un quesito. Ho comprato un capo di abbigliamento il 23 dicembre per regalo a mio figlio spendendo €47,50. Purtroppo solo oggi 17 gennaio sono riuscita ad andare in negozio per effettuare un cambio poiché a mio figlio, oltre a non stargli bene di taglia, non gli piaceva troppo. Arrivata in cassa o consegnato il capo e ho spiegato che volevo effettuare un cambio ed il cassiere mi ha confermato l'importo. Quindi il ragazzo sceglie un indumento diverso pezzato in saldo a €32 ed un cappellino da €15 sempre in saldo. Arrivata in cassa mi dicono che se volevo acquistare quei capi avrei dovuto pagare €46.50 poiché capi in sconto al 50% e visto che al momento del primo acquisto non erano presenti i saldi, io avrei potuto acquistarli al prezzo che avevano il 23 dicembre (cioè il giorno del mio acquisto) e non al prezzo esposto. Mi sono sinceramente contrariata, poiché non credo possano vendere un capo ad un prezzo diverso da quello esposto.
Vorrei gentilmente sapere se posso tornare a pretendere un cambio con i prezzi esposti oppure se, per qualche ragione, loro siano in diritto di poter imporre una politica del genere. Grazie mille
Elisabetta, dalla provincia di RM

Risposta:
deve considerare un presupposto: non esiste, di diritto, la possibilità di cambiare la merce per i motivi che l'hanno indotta a farla. Ragion per cui è il commerciante che decide se e come far valere questa agevolazione.