Spett.le aduc,
mi sono rivolta a un caf per la redazione dell'isee e quindi la domanda di RDC. Sono stati fatti diversi errori ed illeciti che non sto qui ad elencare, che hanno comportato la percezione di un rdc notevolmente ridotto rispetto a quello a cui avrei avuto diritto. Dato che attualmente ho tolto al suddetto caf il mandato della mia pratica, e per legge ho potuto solo trasferirla ad un altro caf dello stesso circuito (non posso cioè procedere autonomamente), come devo muovermi per chiedere un risarcimento danni per le somme non percepite e magari anche per le enormi perdite di tempo causate dal suddetto caf?
Non solo ha commesso errori grossolani, ma mi ha mentito sulle dichiarazioni inviate (ne ha inviate altre 3 senza dirmelo), mi ha chiesto i soldi per le fotocopie, si è inventato sempre scuse ridicole per non darmi determinate informazioni, non mi ha prospettato la possibilità dell'isee corrente e soprattutto nell'ultimo isee inviato (ripeto, di cui non avevo idea) ha sbagliato la posizione delle virgole, dichiarando redditi e trattamenti assistenziali con 2 ordini di grandezza in più (108000€ contro i 1080€), motivo per cui la mia pratica ora all'INPS risulta bloccata. Sono 7 mesi che percepisco il RdC e avrei dovuto percepire almeno 1700€ in più a questo punto.
Come devo muovermi per chiedere un risarcimento danni? Anche per le perdite di tempo causate, perché non sono poche le giornate intere che ho passato nei vari uffici dell'inps, oppure al telefono, per mail, call center, caf centrale di roma e via dicendo per reperire informazioni e studiare la materia e capire perché la mia situazione era bloccata! Inoltre vorrei segnalare questo caf a chi di competenza per farlo chiudere, immediatamente, perché sono convinta stia facendo grossi danni. Non sono l'unica ad aver avuto problemi. A chi rivolgermi?
Cordiali saluti
Iolanda, dalla provincia di TE

Risposta:
Se ritiene di aver subito dei danni per colpa di un operatore del CAF, con documenti alla mano può richiedere un risarcimento al CAF medesimo: questo perché il Centro fiscale ha il dovere di agire con accortezza e diligenza, ai sensi dell’articolo 1176 del Codice civile.
Precisiamo inoltre che il Caf è responsabile dei danni causati sia per le operazioni a pagamento che per quelle gratuite ma non sarà ritenuto colpevole se l’errore è dovuto alla mancanza o all’inesattezza delle informazioni fornite dal cliente.
Nell’atto di citazione dovrà fornire tutti gli elementi necessari a provare l’inefficienza del Caf e il nesso causale tra la condotta negligente e il danno causato. I fatti saranno accertati dal giudice.
Si faccia prima valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
Nel caso in cui il Caf non accolga la sua richiesta, può scegliere se attivare un tentativo di conciliazione stragiudiziale presso la camera di commercio o il Giudice di Pace, oppure adire le vie legali. Qui le schede sull'argomento:
http://sosonline.aduc.it/scheda/conciliazione+camera+commercio_11797.php
http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php