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Bolletta Enel gas
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Lettera 
26 aprile 2025 0:00
 
Buonasera,
cerco di riassumere una situazione complicata. Casa singola,
Il 13/02/25 subentro a un altro utente per gas domestico ( riscaldamento +acqua). Il subentro è stato obbligato perché al vecchio utente per una bolletta non pagata, avevano messo i sigilli. In realtà la rete di distribuzione si era dimenticata di porre i sigilli, quindi di fatto, il gas ha continuato ad essere erogato normalmente, pur risultando il contratto Enel chiuso e anche al distributore. Sostanzialmente dal mese di ottobre fino a febbraio 2025, non è mai arrivata alcuna bolletta, né alcuna comunicazione.Dopo una sequenza infinita di telefonate senza risolvere la situazione, abbiamo convenuto che l’unica via di uscita fosse il subentro di una terza persona. Il 13/02 viene quindi il distributore in loco a “togliere” i sigilli che non c’erano (il contatore è su strada). Rimane interdetto lui stesso, ma chiude la pratica dicendo di non
capire cosa avessero fatto i suoi colleghi. Quindi mi arriva la comunicazione del nuovo contratto. Vengo al punto: mi arriva la mia prima bolletta come nuovo utente, periodo 13/02-31/03/2025 di 2600 euro per un consumo di 1620 smc, dei quali circa 1400 consumati solo nei 15 giorni attivi di febbraio. Al momento ho parlato solo con il call center che avrebbe passato tutto agli analisti per poi richiamarmi. Ho chiesto se era possibile che mi avessero addebitato la cifra non pagata dal precedente utente per circa 6 mesi ( pur non esistendo più un contratto con Enel) e mi hanno detto di no. Dato che la media dei consumi non è
assolutamente quella ed è impossibile aver avuto quel consumo in 15 giorni ( per il mese di marzo infatti è circa 250 smc), ho pensato che in tutti quei disguidi causati dalla rete di distribuzione (oltre che da Enel) avessero sbagliato a registrare la lettura. Come posso fare per tutelarmi (oltre a chiedere i dettagli) anche perché non mi è possibile pagare questa cifra assurda?
Grazie
Saluti
Rossella, dalla provincia di RM

Risposta:
questo cio' che dovrebbe fare, nell'ordine:
1. inviare un'intimazione al gestore con raccomandata a/r chiedendo eventualmente anche i danni
2. se alla lettera riceve risposta negativa oppure non riceve risposta alcuna entro 50 giorni, fare un tentativo di conciliazione presso l'Autorita' dell'energia Arera
3. se neanche la conciliazione va a buon fine, si potra' fare causa presso il proprio giudice di pace, anche senza avvocato per importi inferiori a 1.100 Euro
 
 
 
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