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Lettera 
29 ottobre 2000 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Gentile Associazione,
mi preme segnalarvi il comportamento scorretto e, a mio parere, truffaldino, della Societa' che gestisce il sito italiano di «Ciao.com» (diffuso in molti Paesi Europei), un servizio di guadagno on-line che avrebbe, come finalita' ufficiale, la raccolta di opinioni inerenti a beni di consumo, espresse da utenti iscritti al servizio e retribuiti con £ 1000 per ogni opinione e con £ 100 ogni volta che tale opinione viene letta o giudicata secondo criteri di utilita' (almeno queste erano le condizioni iniziali, poi modificate).
Il sospetto che questa societa' abbia ben altri scopi, sicuramente meno nobili, mi deriva dalla recente constatazione di essere scomparsa dal sito: io, con le mie 182 opinioni e connesso, virtuale, guadagno, che superava le 400.000 lire.
La mia eliminazione e' avvenuta peraltro senza spiegazione alcuna (nemmeno dopo insistente invio di mail di richiesta di chiarimenti da parte mia) e dopo aver comunicato loro i miei dati personali, le mie coordinate bancarie e gli estremi del mio conto (il pagamento, dicevano, puo' avvenire solo tramite bonifico bancario).
Premetto che la possibilita' di espulsione dal sito era stata prospettata dalla Societa' in questione in caso di opinioni copiate, volgari, disoneste, offensive. Proprio per questo motivo non mi aspettavo la mia eliminazione: nessuna delle mie opinioni rientrava in queste categorie!
Il mio problema e' questo: come faccio a dimostrare che la mia espulsione dal sito e' immotivata quando non esiste nessuna traccia della mia partecipazione? Fortunatamente ho conservato la mail che mi hanno inviato per chiedermi le coordinate bancarie, ma non posso dimostrare in alcun modo quale era l'importo della cifra di cui mi sono debitori.
Lascio a voi il compito di trarre, dal mio racconto, le conclusioni piu' opportune e vi chiedo gentilmente di comunicarmi attraverso quali operazioni burocratiche o legali io possa far valere i miei diritti (sempre che un modo ci sia).

Risposta:
Occorre che lei si metta in grado di procurarsi copie o testimonianze sull'effettivo svolgimento dei fatti.
Inizi con la contestazione -tramite raccomandata A/R- della legittimita' dell'esclusione, ingiungendogli di provvedere entro 15 gg dal ricevimento a comunicarle le ragioni, minacciando -in caso contrario- di adire le vie legali.
Ottenuta la risposta, occorrera' valutare come contestarla, rivolgendosi poi al giudice di pace.
 
 
 
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