Cara ADUC,
le scrivo per sottoporle il mio problema e avere consigli su cosa fare.
Abito da 1 anno e mezzo in un appartamento in affitto. L'inquilino del piano superiore (ultimo piano con sottotetto) da oltre un anno stà affettuando lavori di ristrutturazione in economia.
Questi lavoti non sono continuativi e proseguono ad intermittenza secono le necessità (o il capriccio) del proprietario. Eiste naturalmente un regolamento condominiale con relativi orari ma capita spesso che o non rispetta tali orari oppure i rumori sono così intolerabile che ci hanno pportato ormai ad avere i "nervi" scoperti.
Lei può immaginare che dopo oltre un anno la pazienza sia arrivata al limite.
Le chiedo un aiuto concreto e il suggerimentomento di una via da percorre che non sia più quella del colloquio amichevole o dell'interessamento dell'amministratore. Queste strade non hanno dato alcun risultato.
Cosa è possibile fare in generale?
Nel mandare una lettera uffciale a cosa si deve fare riferimento? Come dovrebbe essere impostata?
E' possibile interessare ufficialmente le autorità pubbliche -Polizia Urbana o Carbinieri? Se si in che forma?
Le sarei molto grato se potessi avere una risposta sollecita
Grazie
P. S. : ci sono sentenze civili o penali a riguardo?

Risposta:
Sicuramente ci sono casi di sentenze per molestie da rumori inadeguati.
Alla base di tutto c'e' pero' la dimostrabilita'. Senza un rilievo dei decibel, da parte del competente nucleo dei vigili, non potra' iniziare neppure.
Dunque, richieda l'intervento di questo nucleo per la misurazione (il problema e' sapere quando agira', lo capiamo, pero' purtroppo e' necessario farlo) e poi -con questi dati- potra' intentare un procedimento avanti al giudice di pace (dopo aver inviato una diffida tramite raccomandata A/R, nella quale avra' fatto presente che se il problema dovesse ripresentarsi gli fara' causa per danni, senza nessun ulteriore avviso).