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Lettera 
4 settembre 2000 0:00
 
4-Sett-00
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Cara ADUC,
sono socio di una Cooperativa Ediliza di Piacenza. Il programma edilizio e’ terminato e sto gia’ abitando nell'appartamento, ma a distanza di oltre 8 mesi, non ho ancora rogitato per non chiari problemi che la Cooperativa avrebbe con l'Istituto fondiario. A parte questo fatto, la motivazione della mia richiesat riguarda quali azioni il socio puo’ fare nei confronti dell'amministratore (Presidente e Consiglio) per provvedere, in quanto la costruzione del Condominio lascia molto a desiderare per finiture e qualita’ (per esempio, a casa mia, all'ultimo piano, si e’ allagata piu’ volte per l'acqua che entra dal terrazzo). La Cooperativa, in parte, si difende dicendo che con i soldi a disposizione questo era il massimo che si poteva ottenere. Io, viceversa, penso che una parte dei soldi siano stati usati per altri scopi. In particolare ho scoperto, attraverso una visione dei bilanci 1999, che il Consiglio di Amministrazione ha speso ben £.60.000.000 (sessanta milioni) per acquistare una automobile in leasing per gli usi della Cooperativa. A parte l'enorme somma spesa (con cui si poteva benissimo ovviare a parte dei danni lamentati), ho scoperto che l'auto in questione e’ una BMW 320 grigio metalizzato, ruote in lega etc etc utilizzata praticamente a tempo pieno (anche per andare in vacanza e per portare i figli a scuola) dal Presidente della Cooperativa. Mi chiedo se tale comportamento e’ legittimo e quali pososno essere i passi per far vendere l'auto e con il ricavato costriongere il Presidente a migliorare il Condominio.
Grazie.

Risposta:
Probabilmente i 60 milioni non saranno sufficienti a migliorare granche', pero' non si capisce a che titolo sia stata accollata la spesa per un'auto alla cooperativa. Occorrerebbe conoscere meglio come quest'auto sia stata imputata alle spese gestionali della cooperativa, anche per sapere se e' una spesa legittima, in vista di quelle che sono le funzionalita' della cooperativa stessa. Inoltre, una decisione di questo tipo dovrebbe essere presa presumibilmente da una maggioranza assembleare, esulando forse -sempre viste le finalita'- dall'ordinaria amministrazione (lo Statuto le sara' utile per capire cio', nonche' per valutare le modalita' da seguire per poter discutere in assemblea l'eventuale vendita dell'auto).
Per cio' che concerne i lavori mal fatti, in primo luogo invii una raccomandata A/R ben dettagliata, elencando vizi e difetti presenti, dettando un termine entro il quale realizzare le parti contestate secondo principi di corretta esecuzione (la cosiddetta "a regola d'arte"). Specificando che in caso contrario si vedra' costretto ad adire le vie legali.
Nel frattempo, sulla base dello statuto, dell'atto di costituzione e di tutti gli altri documenti in suo possesso, valuti cosa sia o meno possibile fare (se vuole, puo' inviarcene copia).
Interpelli anche l'istituto fondiario, anche tramite raccomandata A/R, se necessario: deve sapere che cosa sta succedendo.
La ringraziamo per il contributo
 
 
 
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