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Lettera 
1 settembre 2000 0:00
 
1-Set-00
Cara ADUC,
ti chiedo un consiglio per la situazione della mia casa.
Un anno fa ho acquistato una villetta a schiera, tramite un agenzia immobiliare.
Prima di fare la proposta di acquisto ho chiamato un perito per conto della banca presso la quale avrei dovuto fare il mutuo( muto che poi non ho acceso). Tale perito, con visita in loco, ha controllato l'immobile, valutato il prezzo dell'offerta e visionato anche il documento di rogito che gli allora proprietari gli hanno mostrato.
Ci ha riferito che era tutto a posto e ha compilato un modulo che sarebbe poi servito per accendere il mutuo.
Dopo il compromesso, ma parecchio prima del rogito, sono andata dal notaio portandogli tutta la documentazione in possesso dell'agenzia immobiliare (comprese delle mappe di progetto fedeli alla relata'), pregandolo di fare tutti i controlli per verificare la correttezza dell'operazione.
Anche da lui ho avuto risposta positiva: la casa era a posto: nessuna ipoteca, permessi regolari,...
4 mesi dopo il rogito, quando ormai abitavo gia' in quella casa, per caso ho guardato con attenzione le mappe catastali allegate al documento di rogito e mi sono accorta che in quelle mappe c'era una differenza rispetto alla relata' su due muri del primo piano; in pratica al momento della costruzione (10 anni fa) ho scoperto dai vecchi proprietari (che sono caduti dalle nuvole!) che loro avano chiesto all'impresa di avere il bagno un po' piu' grande (circa 60 cm. piu' lungo) rendendo il muro di separazione tra la cameretta e il bagno stesso dritto anziche' obliquio come da progetto iniziale. L'impresa non risulta abbia mai presentato in comune tale variante, mentre ha fatto cio' per modifiche su altre villette della stessa schiera.
L'altro problema e' che il comune non e' mai uscito per dare l'abitabilita' a tutte queste villette (in 10 anni!) nonostante sia stata fatta domanda regolare.
Ora in comune mio marito e' stato velatamente minacciato quando ha chiesto la copia delle mappe depositate presso l'ufficio tecnico e ha inisistito a chiedere perche' nessuno e' mai uscito a dare l'abitabilita': ci hanno detto che e' meglio lasciare le cose come stanno, che ormai e' passato tanto tempo e che non saprebbero neanche ritrovare le pratiche di richiesta di abitabilita' fatta allora, che in fondo sarebbe controproducente se noi insistessimo con la domanda di abitabilita' perche' allora verrebbero a vedere la casa e si accorgerrebbero di questa modifica e che questo e' un reato punibile penalmente...
Mi sono rivola all'agenzia immobiliare che non ne ha voluto sapere nulla, ai vecchi proprietari che ugualmente hanno detto che ormai sono affari miei e che loro non se ne erano mai accorti prima, al notaio che mai ha detto che dovevo dirglielo espressamente di confrontare le mappe catastali con quelle 'ufficiose' dell'agenzia, al perito della banca che ha detto che quelle modifiche non alterano l'abitabiltia' della casa.
Ora io non so piu' a chi rivolgermi per risolvere questo problema e quindi poter ottenere l'abitabilita'.
Spero che voi mi possiate dare un consiglio

Risposta:
Premesso che per sapere come e se lei puo' agire sui precedenti proprietari, e' indispensabile conoscere il contenuto del contratto di acquisto, per quanto concerne la differenza di misura del bagno, dovra' inviare una lettera di contestazione -tramite raccomandata A/R- ai proprietari, nonche' al notaio -ognuno per le rispettive mancanze- specificando l'esistenza delle difformita' per la quale li ritiene responsabili, riservandosi conseguentemente di adire le vie legali per tutti i danni che dovesse trovarsi a sopportare a causa di quanto da loro indebitamente omesso. Per quanto riguarda invece la non abitabilita', si rivolga al suo Difensore Civico Regionale, chiedendo suo tramite di sollecitare il Comune a conferirle l'abitabilita'.
Certamente, rischia -incattivendo il Comune- di subire un controllo e dover affrontare le conseguenze, pero' l'abitabilita' e' indispensabile e sarebbe meglio -se possibile- ripristinare le condizioni del bagno piuttosto che rimanere nello stato attuale. Del resto, la cosa migliore sarebbe attendere un condono, ma non vi e' alcuna possibilita' di sapere con certezza se e quando ce ne sara' uno nuovo. Dunque, a nostro avviso, non vi resta che rischiare. Controllate cosa i proprietari si sono impegnati a garantire, nonche' la loro posizione, in modo da verificare la possibilita' di agire nei loro confronti -per quanto ritenuti responsabili- per il risarcimento danni.
 
 
 
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