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Lettera 
6 agosto 2000 0:00
 
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RICHIESTA.............Io sono solito frequentare locali notturni in genere, come discoteche, disco bar o pub. A Roma trovo a dover sentirmi dire molte volte dinanzi a tali locali da persone incaricate dai gestori di non poter entrare perche’ persona non conosciuta o perche’ non sono presentato o iscritto in una lista di (naturalmente) privilegiati. Le volte che riesco ad entrare naturalmente sempre pagando il biglietto d'ingresso, devo dire grazie alla fortuna del giorno.. Io mi chiedo ma se questi esercizi pubblici notturni sono aperti al pubblico, perche’ devo pregare per poter entrare? e a che titolo mi possono queste persone negare l'ingresso? visto che non sto’ parlando di club privati! ma di esercizi pubblici a tutti qli effetti. Perche’ vedo passare avanti tante persone arrivate sul luogo dopo di me e spesso io vengo respinto. Io pago come tutti gli altri! Come posso far valere i miei diritti con queste persone. A chi mi devo rivolgere in questi casi. Sono sconcertato da tanta indiscriminazione. Eppure sono lontani i tempi delle leggi "razziali" etc.. Aiutatemi.

Risposta:
Salvi casi specifici in cui il soggetto venga conosciuto come attaccabrighe -nel qual caso dovra' essere chiamata la polizia per invitare la persona ad andarsene, stanti prove di precedenti denunce, tafferugli etc - per il resto se l'esercizio e' pubblico non possono imporle di uscire o di non entrare. Possono solo "consigliarlo" e lei puo' o meno accettare. Ne deriva che se lei non accetta chiameranno la polizia accusandola di aver causato un tafferuglio, inizieranno denunce dall'una e dall'altra parte etc.
Valuti lei cosa sia o meno il caso di fare.
 
 
 
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