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Lettera 
5 agosto 2000 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Spett. Associazione,
sono stato recentemente oggetto di uno dei soliti tentativi di truffa ai danni del consumatore, perpetrato da una sedicente Azienda tedesca che, per promuovere il proprio prodotto, ha dichiarato di investire i miliardi che avrebbe dovuto spendere per la pubblicita’ in una cospicua riduzione del prezzo di cio’ che intende proporre sul mercato.
Invitato presso una pizzeria, in un ambiente saturo di musica evidentemente diffusa allo scopo di distrarre i partecipanti (ma avranno poi pagato i diritti SIAE?) sono stato convinto ad acquistare prodotti per un prezzo DICHIARATO A VOCE di circa 2 milioni, pagabile anche in 5 rate senza interessi. Al momento della consegna (2 giorni dopo la scadenza del periodo necessario per recedere dal contratto) il trasportatore che mi recapita la merce mi informa che la cifra e’ molto maggiore. In realta’, nel contratto gli importi sono stati scritti nelle giuste caselle, ed in particolare i 2 milioni erano riportati in uno spazio che li qualificava come singola rata, e non come importo totale, Quest'ultimo, circa 8 milioni, era stato scritto dalla rappresentante dell'Azienda dicendo: "Questo e’ l'importo che lei dovrebbe pagare" in uno spazio che lo identificava comunque come importo complessivo della transazione. Naturalmente infarcendo il tutto con preamboli vari, falsi interessamenti sul nostro stato di salute, ecc.
Durante la trattativa ho fatto piu’ volte presente che, a prescindere dall'importo da loro indicato come valore commerciale dei prodotti (pentole, coperte, materassi, ecc.) la mia decisione si sarebbe basa solo sulla valutazione se l'importo effetivo da pagare (i 2 milioni) fosse stato da me valutato conveniente in relazione agli acquisti da effettuare. Non sono mai stato informato che i 2 milioni erano in realta’ una rata. Al momento della consegna, chiarito l'equivoco, ho immediatamente telefonato al responsabile di tale azienda, che ha minacciato azioni legali, richieste di risarcimento pari a circa 3 milioni, ecc. Ho quindi interpellato immediatamente un avvocato il quale mi ha consigliato di non riirare la merce, e di non corrispondere alcunche’ nemmeno ai trasportatori. Cosi’ ho fatto, e successivamente e’ stata inviata una lettera dal mio legale all'Azienda in questione.

Risposta:
La invitiamo a leggersi attentamente la Scheda Pratica "I Contratti per strada", sul nostro sito. Se dovesse avere ulteriori dubbi, ci ricontatti.
Trattandosi di un evidente vizio di volonta' -perche' sul contratto i 2 milioni siano indicati come prima rata quando invece a voce erano stati indicati come importo complessivo- e avendo il contratto da lei sottoscritto valore solo giuridico, le consigliamo -anziche' rivolgersi a un legale, soprattutto per le spese a cui andrebbe incontro- di fare per il momento da se', provvedendo a presentare la denuncia contro ignoti in magistratura e poi a contestare la legittimita' del contratto stesso, inviando -tramite raccomandata A/R- alla societa' una lettera di diffida in cui denuncia la truffa e li diffida dall'esigere la somma in questione, reclamando il fatto che il contratto -proprio perche' viziato- debba intendersi nullo. Diffidandoli dall'inoltrarle ulteriori richieste, li avvisa che, in mancanza di soddisfazione alle sue richieste, adira' le vie legali.
 
 
 
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