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Lettera 
5 agosto 2000 0:00
 
La motivazione ci sembra pretestuosa e contestabile (oltre che difficilmente dimostrabile: se il graffio ci fosse gia' stato?).
Invii una raccomandata A/R al negoziante, contestando l'esistenza del vizio di produzione ed ingiungendo di comunicarle la disponibilita' alla sostituzione, specificando che in caso contrario si vedra' costretto ad adire le vie legali.
Potra' cosi' -in assenza di risposta- tentare prima una conciliazione e poi, eventualmente, un contenzioso davanti al giudice di pace.


Risposta:
Spett.le ADUC
Mi rivolgo a voi per avere un consiglio sul come far valere i miei diritti di consumatore. La questione e' relativa ad un incidente successomi il 28 Maggio di quest'anno. Erano le ore 12 nella fabbrica suona la campanella ed io mi avvio all'uscita. Fuori dalla porta un mio compagno sta' armeggiando con il sedile della sua auto Sta piovendo piano pero' faccio una corsa e salgo in auto. E' parcheggiata sul lato opposto del parcheggio ad una decina di metri dall'auto di questo mio compagno.
Accendo l'auto faccio una piccola retro e vedo che anche l'atra auto si sta' muovendo in retro mentre sta' curvando in retro un terzo compagno che stava attraversando la strada e' costretto a fare un salto per non essere urtato con il muso dell'auto.
A questo punto visto che aveva occupato con l'auto la sede stradale del parcheggio decido di star fermo dove sono e di lasciargli completare la manovra. Mentre termina la retro il terzo compagno dice qualcosa al tipo dell'auto il quale si ferma per rispondere alla battuta o cos'altro non sono riuscito a capirlo fatto sta' che la parte posteriore della sua auto e' circa ad un metro dalla mia fiancata. Solo che a questo punto l'auto non riparte in avanti, ma si avvicina a peso morto verso la mia. Io non so cosa fare penso di andare avanti per non essere urtato, ma poi penso e se non mi vede forse e' meglio rimanere qui e dare un colpo di clacson, ma mentre sono indeciso sul cosa fare vengo urtato all'altezza della portiera anteriore destra. Svegliato probabilmente dall'urto finalmente il tipo dell'auto ingrana la prima. Va avanti di un paio di metri e si ferma apre la portiera e senza neanche scendere alla mia domanda " Ma dove c... guardavi? " risponde solo " Non vorrai aver ragione ! " e se ne riparte. Al pomeriggio lo vado a riprendere e gli chiedo spiegazioni.
L'unica risposta che mi sa dare e' che non mi ha visto. e si offre di pagare la meta' del danno di circa 400.000 totali secondo lui non so come abbia fatto a valutarlo dato che non ha visto neanche la mia auto. Io gli rispondo no! e aggiungo compiliamo la "dichiarazione amichevole". Ma dal momento che non avevo il modulo la compileremo domani affermo io tra le proteste del tipo che non voleva saperne di assicurazione.
La sera stessa passo dalla mia assicurazione per ritirare il modulo e spigare l'accaduto confermando anche che non dovrebbero esserci problemi in quanto dovrebbe esserci anche un testimone cioe' il terzo comnpagno dovrebbe aver visto come e' andata. Il giorno dopo invece la versione della controparte e' cambiata" ero stato io a tagliargli la strada" e percio' non mi avrebbe firmato nessuna dichiarazione amichevole "Tanto non ci sono testimoni dice". L'unica cosa che riesco a farmi dare sono solo i dati suoi e dell'auto. "Non ha voluto neppure mettere lo schizzo di com'e’ la posizione delle auto "e se ne va!
Parlando con il testimone questo mi dice che non ha visto niente (Io sono sicuro che si sono detti qualcosa quando l'auto si era fermata a lato) pero' difronte a questa negazione non so cosa fare. Allora vado dal tipo che mi ha urtato il quale dice che lui il testimone non l'ha neanche visto e comunque la colpa e’ di tutti e due quindi si fa a meta'. Secondo il suo agente. A questo punto chiedo alla mia assicurazione cosa posso fare. La risposta e’ che dobbiamo aspettare e vedere cosa fanno gli altri. Dopo circa un mese alla mia assicurazione non sanno ancora nulla. Nel frattempo ho cercato di far parlare il testimone, ma visto che il mio antagonista a tempo perso fa il falegname e gli ha costruito cucina, mobili,scala in legno ecc.ecc.. mi risponde che non ha visto niente.
Parlando invece con la mia controparte e spigandogli che se verra' riconosciuto il 50% di colpa a lui verra' aumentata la polizza, ma di danni non ne ha. A me verra riconosciuta la meta' dei danni ma mi verra' aumentata la polizza in quanto e' stato necessario l'intervento dell'avvocato.
Lui se ne dispiace e mi conferma anche che effettivamente la sua auto era ferma ma poi nell'innestare la prima gli e’ scivolata indietro urtandomi e comunque ormai dice lui "hai voluto andare all'assicurazione, quindi se la sbrigheranno loro!"
E mi aggiunge anche che se lui rifonde il danno alla sua assicurazione non gli aumenteranno neppure la polizza. Quindi di assumersi la colpa non se ne parla neanche. Dopo circa un mese e mezzo dal momento che io avevo avanzato la proposta di pagargli l'aumento di polizza se avesse accettato il torto la controparte si presenta con "Finalmente ho visto il mio agente (dopo un mese e mezzo senza contatti?) e mi ha detto che la polizza mi aumentera' di circa 750.000 quest'anno e circa 750.000 l'anno prossimo e comunque non gli ho ancora detto cosa succede se io dichiaro di avere torto!"
A questo punto mi sono detto se dopo un mese e mezzo non si e ancora dichiarato colpevole non puo' piu' farlo ormai puzzerebbe troppo e io in conpenso dovrei versargli 1.500.000?
Ho lasciato andare tutto come stava sempre chiedendo notizie alla mia assicurazione la quale non sapeva nessuna notizia. Allo scadere del secondo mese alle ore 7.30 del mattino mi ritrovo il perito dell'assicurazione che vuol vedere la mia auto in quanto non sono mai a casa durante il giorna (di solito lavoro) . Comunque scatta le sue due fotografie.
Alla sera faccio presente il fatto alla mia assicurazione la quale casca dalle nuvole e comunque dice come al solito ci vorra' tempo. Alla fine circa del terzo mese vado all'assicurazione e chiedo notizie in merito. "Non sapevano neanche di cosa parlassi "alla fine il solito ci vorra' tempo. La scorsa settimana finalmente la mia assicurazione dice che la controparte mi riconosce il 50% dei danni (il preventivo era di 1.980.000)e cioe' 600.000 circa. Io dico di no! e chiedo che il mio avvocato si dia da fare per ottenere il risarcimento completo. Dopo un paio di giorni interpello la mia assicurazione chiedendo novita' e mi si dice che l'avvocato pensa che sara' difficile ottenere di piu' pero' se voglio teleforargli. ... A questo punto vi chiedo un consiglio e un parere. Dal momento che la legge in caso di incidente in un parcheggio imputa alle parti il 50% di torto se non ci sono testimoni, non mi sembra che il mio avvocato abbia avuto difficolta' a spuntarlo! La mia assicurazione non facendo assolutamente nulla incamera l'aumento sulla mia assicurazione anche se la controparte ha danni zero.
Pagando l'assicurazione dovrei avere diritto a venire considerato parte lesa e quindi non lasciare alla controparte la mossa, ma dovrebbe essere la mia assicurazione a tirar fuori le unghie.
Detto cio' come posso fare per poter ottenere il risarcimento e finalmente chiarire la dinamica?
 
 
 
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