testata ADUC
Senza Titolo
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
4 agosto 2000 0:00
 
Vorrei un consiglio sul seguente problema:
Un anno e mezzo fa, ho affittato il mio unico appartamento in cui ho la residenza attraverso una agenzia immobiliare;
E' stato fatto un contratto seconda casa ammobiliata uso turistico per 12 mesi non rinnovabili a persona non residente nel comune e non presente nel comune per motivi di lavoro o studio.
L'agenzia mi ha proposto un inquilino che dichiarava di essere residente in un comune limitrofo dove aveva anche la sua prima casa e lavoro. Oltre al canone avrebbe dovuto pagare solo i consumi di acqua luce gas verso i
cui fornitori sono io il titolare. Dopo 3 mesi di regolari pagamenti, detto inquilino smetteva totalmente di pagare
l'affitto pattuito. Dopo 4 mesi di pazienza e vane promesse, consigliato da un legale ho intrapreso una causa di sfratto per morosita'. Tale causa si e' protratta per 12 mesi fino all'allontanamento dell'inquilino con la forza pubblica.
Ovviamente, a 19 mesi dalla firma del contratto, io ho avuto un danno molto grave sia in termini di non pagamenti, sia in termini di danni diretti, spese legali, e persino forniture di acqua, luce e gas che la legge non mi ha permesso
di bloccare. Il danno totale e' stato ingente, attorno ai 18 milioni.
Durante la causa mi sono accorto che la responsabilita' della agenzia e' stata molto grave;
infatti sin dal primo momento l'inquilino ha presentato una carta di identita' scaduta che riportava come localita' di residenza un comune attiguo al mio; l'agenzia NON si e' accorta del fatto che il documento era scaduto!! Inoltre NON ha chiesto nessun altro certificato o documento; successive MIE ricerche hanno rilevato che questa persona NON era piu' residente nel comune indicato dalla C.I. da 2 ANNI! !!! e che non avendo portato da nessuna altra parte la residenza era considerato SENZA FISSA DIMORA!!.  All'indirizzo riportato nella sua carta di identita' viveva un'altra famiglia che non lo conosceva, ma aveva sentito dire che era stato gia' sfrattato anche da li' con la forza pubblica.
Insomma era un individuo che viveva di espedienti di questo tipo; (sarebbe bastato chiedergli un certificato di residenza aggiornato per scoprire che non era persona da consigliare quale inquilino!!!).
Persino l'assegno con cui ha effettuato il primo pagamento non proveniva da un suo conto corrente (ho scoperto poi che la banca dove aveva avuto in passato dei CC lo aveva giudicato come "CLIENTE NON GRADITO") ma girato da un'altra persona (complice).
In una parola, questa agenzia NON ha fatto nessuna ricerca e controllo, neppure la piu' banale.
Vorrei sapere se posso ricorrere al GIUDICE DI PACE (evitando quindi altre spese legali) per cercare di ottenere un risarcimento da parte della AGENZIA in quanto l'inquilino risulta NULLATENENTE. Ho il diritto di esigere dalla AGENZIA un risarcimento, considerato il comportamento TOTALMENTE NON PROFESSIONALE?  (al limite della complicita'! !).
Da aggiungere che per questo "servizio" l'agenzia si e' presa a titolo di compenso 1 mensilita' da me (700.000 lire) e una da lui.

Risposta:
Dal giudice di pace non e' possibile: la competenza e' sino a 5 milioni.
Sarebbe pero' possibile -anche per cifre superiori- tentare una semplice conciliazione.
Per sapere pero' se tra gli obblighi dell'agenzia potessero o meno rientrare anche i compiti di garantire il cliente, occorrerebbe conoscere il testo del contratto, in base al quale potranno essere identificate responsabilita' dell'una e dell'altra parte (non e' automatico presumere che l'agenzia -sempre e comunque- avesse l'onere di provvedere ad informarsi).
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS