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Lettera 
4 agosto 2000 0:00
 
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RICHIESTA.............Buongiorno, ho 21 anni e 3 anni fa ho partecipato ad un corso per amministratori di condominio della ANAIP il corso e' cominciato nell'ottobre 1997 ed e' terminato nel Febbraio del 1998, con il superamento di un esame.
Ho pagato la quota di partecipazione al corso che era di circa 1 milione e 200 mila e al termine del corso mi hanno consegnato la tessera di socio che hanno timbrato nel retro.
Nel luglio del 1998 ho ricevuto la chiamata al servizio civile, sono partito i primi di agosto per Reggio Emilia, ho terminato il mio servizio civile nel Giugno del 1999, premetto che non ricevevo piu' notizie dall'ANAIP dal Settembre del 1998.
Nel Marzo di quest'anno ricevo con lettera ordinaria (non raccomandata) l'intimazione a pagare la quota di associazione per gli anni 1998 - 1999 - 2000 in quanto non avevo pagato le quote, io sono come si suol dire "sceso dal pero", non avevo mai ricevuto niente e dopo mi chiedono 800.000 altrimenti procedono con le vie legali.
Io ho telefonato per spiegare che nel periodo in cui ero al servizio civile non potevo essendo in regime militare partecipare ad associazioni, e che quindi non avrei pagato, loro mi hanno risposto che dovevo comunicarglielo e che se volevo uscire dall'associazione dovevo restituire il tesserino (mai piu' timbrato dal lontano 1998) che per loro e' un documento e che se l'avessi perso dovrei aver fatto denuncia dai carabinieri.
Inoltre mi ricordo che nel momento in cui mi hanno consegnato il tesserino mi era stato detto che non avrebbe avuto nessuna validita' nel momento in cui non fosse piu' stato timbrato.
Ora ad Agosto mi hanno rispedito una lettera, questa volta raccomandata intimandomi nuovamente il pagamento delle 800.000 ora altrimenti vanno dal legale, ora io mi chiedo, ma io perche' devo pagare 1° se sono stato a servizio civile per 10 mesi 2° non ho mai piu' partecipato a convegni meeting e non ho mai ricevuto niente da loro da 2 anni.
Loro si attaccano al fatto che nello statuto c'e' scritto che per dimettersi da socio bisogna comunicarlo con lettera raccomandata e restituire il tesserino.
Cosa devo fare secondo voi?
Vi prego consigliatemi perche' di questa associazione che a mio avviso cerca di raggirare le persone che comunque gli hanno dato fiducia non ne posso piu'.

Risposta:
La necessita' di rendere il tesserino non e' vera, pero', presumiamo, che per l'obbligo di pagare abbiano ragione. Andrebbe letto il loro statuto -che lei ha accettato- per verificare se ci siano o no gli estremi per adire le vie legali. Se si' (nel caso in cui non si parlasse, ad esempio, della necessita' di disdetta), le consigliamo il giudice di pace -inizialmente per una conciliazione. Sulla base della nostra esperienza crediamo che dicano la verita' quando specificano la necessita' di inviare una raccomandata A/R per confermare la sua uscita dall'associazione. Non avendolo fatto -indipendentemente dall'avere o meno partecipato ai loro meeting- in questi anni e' rimasto sempre socio e come tale avrebbe dovuto provvedere ai relativi versamenti.
 
 
 
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