Salve,
Vi espongo il mio problema e relativo quesito:
Durante lo sgombero di un magazzino ho trovato una discreta quantita' di barattoli di vernici sintetiche e prodotti chimici per l'edilizia (addittivi per cementi etc.) il cui contenuto e', a mio avviso, ormai inutilizzabile.
Mi sono rivolto all'ufficio tecnico del mio Comune (Pietra Ligure-SV) per aver informazioni su come smaltire tali prodotti, che non devono essere inclusi nei rifiuti urbani.
Mi e' stato, tra le righe suggerito di non preoccuparmi se si tratta di piccole quantita' e di eventualmente contattare una ditta privata che se ne occupi (in maniera onerosa, ma non e' sufficente il pagamento della Tassa Smaltimento Rifiuti?)
Purtroppo non mi e' stato data alcuna soluzione per non essere il Comune convenzionato con ditte che si curano di questi smaltimenti.
A questo punto mi chiedo che fare e mi domando pure che ne destino hanno degli scarti-fondi di tali prodotti i professionisti del settore, sicuramente ne hanno considerevoli quantita' annue, visto che non esiste una raccolta differenziata.
Potreste darmi indichazioni su tale argomento, e nel caso suggerirmi come "accelerare" l'interesse del Comune (e quindi dei funzionari) su quest'argomento?

Risposta:
Bisogna per prima cosa controllare il contratto di servizio tra Comune e l'azienda dei rifiuti, per sapere se hanno o meno l'incarico di smaltire anche questi rifiuti, nel qual caso dovranno ritirarli alle condizioni previste, che potrebbero anche essere con un costo aggiuntivo, perche saremmo in presenza di rifiuti speciali. Se cosi' non fosse occorrerebbe fare pressione sulla Giunta comunale, perche' ampli la gamma di raccolta.
Se nel contratto non e' previsto niente, vale sempre il consiglio delle pressioni sulla Giunta, ma, nel frattempo, le consigliamo, di cercarsi qualcun altro dove portarli.
Che fine facciano i rifiuti delle industrie del settore? Dovrebbero esserci accordi con ditte incaricate di ritiro e smistamento verso specifiche discariche.