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Lettera 
2 agosto 2000 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Sono andato ad informarmi presso il Tribunale della mia citta' per l'iscrizione nell'elenco dei C.T.U. e con mio grande stupore ho notato dal fac-simile che mi hanno consegnato che non accettano l'autocertificazione, richiedendo un mare di documenti in bollo tra cui:
-casellario giudiziale;
-certificato di iscrizione all'albo;
-titoli di specializzazioni.
(Ogni certificato = L. 20 000 di marca da bollo).
In luogo dei predetti certificati, sul documento consegnatomi, e' pure menzionata la possibilita' di autocertificare, ma solo con una paradossale quanto inutile validita' temporanea e, comunque, da regolarizzare con gli atti in bollo prima dell'emissione del provvedimento di iscrizione a pena di rigetto.
A tal riguardo, viene citato l'art. 3, comma 2 della L. 127/97.
Non era stata abrogata la temporanea validita' delle autocertificazioni con le piu' recenti L: 191/98 e DPR 403/98 o e' stata solo una finta a tutto vantaggio della burocrazia statale?
Se davvero e' cosi', a cosa serve l'autocertificazione? Invece, in caso di accertato abuso dell'ufficio pubblico, vi e' un recapito a cui denunciare la cosa?

Risposta:
Non e' consentito utilizzare l'autocertificazione -diretta comunque solo alle pubbliche amministrazioni- per quei documenti che non siano gia' in possesso dell'ente cui ci si rivolge.
Probabilmente questo e' il suo caso.
 
 
 
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