Ho ricevuto un accertamento d'infrazione tramite raccomandata dalla polizia municipale di Milano. La targa risulta essere la mia ma l'autovettura un'altra. Io abito e lavoro a Legnano.
Poiche' io non ho mai transitato per la via indicatavi, vorrei sapere come fare.
Ho provato a chiamare il "12" della Telecom per ben due volte con l'addebito di 5 scatti per avere l'esatto numero da chiamare.
Dopo vari tentativi di ore, qualcuno ha risposto dicendomi che il mio non era il primo caso e dandomi questo numero 02/62085297, che risultava occupato per ore; quando finalmente era libero non rispondeva nessuno.
Allora a questo punto mi chiedo e' giusto che per errore di qualcuno che sicuramente avra' letto una targa per un'altra devo pagare io con tempo e denaro?
Cosa mi consigliate di fare?

Risposta:
Prima di tutto deve dimostrare -con l'ausilio di testimoni e/o prove documentate- che quel giorno a quella ora la sua auto era altrove (sarebbe sufficiente una dichiarazione scritta del suo datore di lavoro, ammesso che di fatto fosse a lavoro in quel momento). Poi, con una copia di questi documenti, invii una raccomandata A/R al comando di Polizia Municipale di Milano, chiedendo l'annullamento -e anche la sospensione del pagamento- del verbale, specificando che altrimenti si vedra' costretto a rivolgersi a un giudice di pace (di Milano): il tutto dovra' pero' assolutamente avvenire entro 30 gg, poiche' questo e' il termine per presentare ricorso.
Se ritenesse inutile la raccomandata al Comando di Polizia, invii subito ricorso al giudice di pace (un facsimile lo trova nel settore Modulistica del nostro sito).
Se questo termine fosse gia' trascorso, non le resta che fare ricorso -entro 60 gg sempre dalla notifica- in Prefettura. Probabilmente -considerando i precedenti ricorsi- le verra' bocciato. In questo caso avrebbe ancora 30 gg per contestare tale ordinanza-ingiunzione davanti al giudice di pace di Milano.