(...) Nel numero di Dicembre del "National Geographic", per la quale ho fatto un abbonamento biennale l'anno scorso, era pubblicizzata la rivista "Le Scienze", della quale veniva offerta, assolutamente senza alcun impegno, una copia gratuita; per ottenere tale copia, bastava compilare un coupon e spedirlo. Io ovviamente, non conoscendo tale rivista ho compilato e spedito il foglio, attendendo l'arrivo della rivista, che puntualmente e' arrivata nel mese successivo. Poiche' non era di mio interesse, ho pensato che tutto fosse finito li'. Ieri, cioe' il mese successivo, ho ricevuto un'altra copia della rivista "Le Scienze", nella qiale appariva un bollettino postale con gia' scritti tutti i miei dati anagrafici, l'indirizzo ed un numero, la cui legenda era "Questo e' il suo codice di abbonamento". Caso strano anche la cifra era gia' scritta, settantamila lire. Ovviamente potrete immaginarVi il mio stupore, in quanto mi sembrava impossibile che vicini come siamo all'anno Duemila, ed essendo gia' passata l'ondata di "Mani pulite", esistessero ancora persone che utilizzano questi trucchetti da venditore ambulante per mietere abbonamenti non voluti. Lo stupore si e' subito trasformato in senso di nausea quando ho girato il foglio ed ho letto cio' che su qualsiasi manuale di "Vendita" puo' essere trovato alla voce "Come perdere un potenziale cliente, i suoi amici ed i figli dei figli". Infatti vi era la scritta:"Caro lettore, Eccole un altro numero di Le Scienze, che segue la copia gratuit del mese scorso. Poiche' non ci e' arrivata alcuna sua comunicazione di annullamento, abbiamo pensato che lei abbia accolto il nostro invito ad abbonarsi. D'altra parte, pero', non ci risulta ancora pervenuto il suo pagamento e pertanto, per sua comodita' le alleghiamo un altro bollettino, per il versamento delle 70.000 lire previste. Puo' anche inviarci un assegno, allegando comunque il bollettino per una corretta individuazione dei dati. Se invece non intendesse abbonarsi, la preghiamo nuovamente di restituirci il bollettino con la scritta "annullato", anche via fax (02-6552908), cosi' non la disturberemo piu'. Qualora avesse gia' provveduto ad annullare o a confermare l'abbonamento con il versamento, non faccia piu' nulla. Probabilmente si tratta di un ritardo postale e questo nuovo promemoria e' stato spedito prima della registrazione del documento che ci ha inviato. Ci scusiamo per il disturbo e la salutiamo". (...)

Risposta:
Non sapendo esattamente che tipo di modulo ha compilato, ne' se lo ha firmato, il consiglio per mettersi al riparo da ogni guaio e' di inviare una raccomandata A/R in cui -facendo presente che il giornale di cui le e' stata inviata copia gratuita non le interessa- fa presente di non essere in alcun modo interessato a sottoscrivere alcun abbonamento in merito. Nel caso in cui non avesse apposto alcuna firma, non sarebbe necessario nulla, pero' -per andare sul sicuro- la racc. A/R tronca ogni possibile controversia. Ne tenga copia per se'. Per conocenza la intesti anche a noi in quanto associazione di consumatori.