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Lettera 
10 giugno 2000 0:00
 
Vi scrivo per segnalarvi una grossa ingiustizia compiuta da uno dei nostri più importanti operatori di telefonia mobile, la Omnitel, e per chiedervi se si può fare qualcosa per impedire a noi consumatori di subire tali soprusi. Il 09/06/2000 ho acquistato una ricarica Omnitel per il mio cellulare e avendo esaurito il credito sul mio cellulare, ho provveduto ad effettuare l'operazione di ricarica tramite il cellulare di mia sorella. Come saprete per far ciò si chiama il numero gratuito 2010 e una procedura automatica chiede di digitare il numero su cui accreditare la ricarica e prima di proseguire ripete il numero inserito e chiede conferma. Ho eseguito la procedura utilizzando la viva voce per insegnare a mia sorella (che da poco aveva avuto in regalo un cellulare omnitel) come si effettua l'operazione di ricarica, e ho atteso lo sms. Dopo tre ore, meravigliato per il ritardo, ho telefonato al servizio clienti dove mi hanno chiesto il numero della mia ricarica e il mio cellulare e, dopo un controllo, mi hanno detto che l'operazione di ricarica era andata a buon fine ma che a causa delle molte richieste la conferma poteva tardare ancora qualche ora. Dopo 12 ore di inutile attesa, ho richiamato il servizio clienti e questa volta ho trovato un'amara e incredibile sorpresa. L'operatore ha controllato nuovamente chiedendomi il numero della ricarica e il mio cellulare e mi ha detto che sicuramente avevo commesso un errore nel digitare il numero su cui effettuare la ricarica che quindi era stata assegnata ad un altro utente. A questo punto ho ribadito che non potevo aver sbagliato sia a digitare il numero che a riascoltarlo, tanto più che avevo per combinazione eseguito la ricarica a viva voce e che perciò anche mia sorella aveva ascoltato il sistema automatico ridire il mio numero. Inoltre ho detto che potevo fornire la carta della ricarica e lo scontino che ne provava l'acquisto. Per tutta risposta l'operatore ha continuato ad insistere che il loro sistema non può sbagliare, che sicuramente l'errore l'avevo commesso io e che l'unica cosa che potevo fare era riacquistare un'altra ricarica e mettermi l'anima in pace.
Assolutamente non convinto e non rassegnato, il giorno successivo sono andato dal rivenditore da cui avevo acquistato la ricarica chiedendo cosa si potesse fare. Qui ho trovato una risposta che un po' mi aspettavo. Il rivenditore mi ha detto che purtroppo non ero un caso isolato ma quasi frequente tra le persone che usano un altro cellulare per ricaricare il proprio, e che purtroppo non si poteva fare niente. L'unica cosa che consiglia ai propri clienti è di non esaurire il credito del proprio cellulare perché telefonando al 2010 per la ricarica si può scegliere di attribuire la ricarica direttamente al cellulare chiamante.
Secondo me da tutta questa storia si conferma che la Omnitel approfitta del ruolo di first mover nel settore della telefonia mobile bistrattando i propri clienti e truffandoli in vari modi. Ci sono varie cose che non vanno nel loro comportamento:
1) Sono un neo ingegnere informatico e perciò so benissimo che tutti i sistemi software possono sbagliare, e perciò anche il loro software che regola le ricariche.
2) Non è possibile che siano tanto frequenti gli errori da parte di diverse persone visto che si dovrebbe sbagliare sia nel digitare il numero che nell'ascoltarlo. Sappiamo tutti che quando si tratta di questioni economiche siamo tutti più attenti. In particolare nel mio caso c'è anche la testimonianza di mia sorella che conferma la mia versione.
3) E' assurdo che, visto che chiamando dal proprio cellulare il 2010 per la ricarica non si corre nessun rischio, non sia possibile telefonare a questo numero se non si possiede credito residuo. Se telefono al 2010 ho come unico scopo la ricarica, perché impedirmelo?
4) Se pure ci fosse stato l'errore umano (e io sinceramente non credo proprio), perché non dare la possibilità al proprio cliente di provare che ha acquistato la ricarica e quindi correggere l'errore togliendola a chi non ne ha il diritto e restituendola al proprietario? La Omnitel ovviamente sa dai propri tabulati chi ha effettuato la chiamata per la ricarica e a chi è andata a finire.
5) Perché non fornire un metodo più sicuro per le ricariche visto che si sono verificati vari casi come il mio (ripeto che solo chiedendo al mio rivenditore ha saputo di almeno altri 4/5 casi nell'ultimo anno). Forse ci marcia sul fatto che poi si è costretti ad acquistare un'altra ricarica?
Sinceramente non mi è andata proprio giù questa storia e specialmente le parole dell'operatore che mi ha risposto: " l'unica cosa che può fare è acquistare un'altra ricarica".
Spero proprio che non sia l'unica cosa che si possa fare. Non ritengo proprio giusto che si debba tollerare quella che ritengo una vera e propria truffa e una presa in giro per tutti i poveri consumatori.

Risposta:
Se riesce a procurarsi tutte le prove documentate -oltre naturalmente alla testimonianza di sua sorella- faccia pure una contestazione tramite raccomandata A/R alla Omnitel, dettagliando fatti e testimonianze, e specificando che se entro un certo numero di giorni non provvederanno al riaccredito, gli fara' causa per inadempienza. Potra' cosi' portarli dal Giudice di Pace per una conciliazione.
In merito alla possibilita' che Omnitel agisca in caso di errori, non siamo d'accordo, poiche' se una ricarica e' effettuata su uno specifico credito, e' come un bonifico: non puo' essere contestato da chi lo ha fatto, ma puo' solo essere concesso da chi lo ha ricevuto (non c'e' alcuna prova del fatto che l'accredito sul conto diverso non fosse originariamente voluto).
 
 
 
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