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Lettera 
20 aprile 2000 0:00
 
Gentile Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori,
desidero sapere se e' possibile avere il Vostro aiuto per una mia questione con la ACEA di Pinerolo (TO), concernente la fornitura di acqua potabile.
Per permetterVi di valutare se il caso puo' essere preso da Voi in considerazione, Vi indico brevemente i fatti. La seguente descrizione e' sintetica ed ha lo scopo di darVi una breve panoramica dei fatti. Vi potro' far avere ulteriori e piu' approfonditi dettagli se lo riterrete opportuno.
1) L'anno scorso (alla fine dell'estate), un emissario della ditta ACEA di Pinerolo, che fornisce i servizi di Acqua potabile, Gas e raccolta rifiuti per la zona, faceva visita all'indirizzo di (...). Dopo aver richiesto di effettuare alcune prove (apertura di rubinetti dell'acqua) ci informava che, secondo lui, il contatore dell'acqua era guasto e non segnava il passaggio dell'acqua.
2) La successiva bolletta: Fattura del 9/10/1999, riportava un valore negativo (a noi dovuto, anziche' da pagare) di Lit. -172.000, che l'ACEA provvedeva a rimborsarci.
3) La seguente fattura 6416 del 4/01/2000 riportava invece un importo di Lit. 440.000 da pagare. La voce piu' consistente di tale bolletta e' Lit. 264.427 quale "Conguaglio generico a debito; riconteggio per contatore fermo".
4) Successivamente a questa "abnorme" richiesta di pagamento, io ho inviato una raccomandata all'ACEA, dove chiedevo spiegazioni circa l'alto valore fatturato e sostenevo una tesi per la quale la fatturazione degli ultimi anni era basata su letture di un contatore impreciso, quindi inaffidabili. Chiedevo quindi un rimborso di circa Lit. 800.000
5) A questa mia lettera sono seguite una risposta dell'ACEA, una mia replica, e gli avvisi di sospensione del servizio da parte dell'ACEA.
La mia richiesta, a VOI, e': Sto seguendo una strada giusta e le mie richieste sono sensate? Oppure non ho alcuna possibilita' di riuscita ed e' meglio desistere?
Per completezza dell'informazione, Vi comunico che:
- Nel 1995 io informavo (verbalmente) l'Acea del fatto che ritenevo il contatore non affidabile in quanto le bollette risultavano troppo alte. A seguito delle mie lamentele, l'Acea provvedeva a rimuovere il contatore per effettuare una verifica tecnica di nuon funzionamento. L'esito della verifica e' "il contatore funziona correttamente". Di questo esito conservo ancora copia.
- Pur mantenendo (ancora per pochi giorni) la residenza, in effetti io non abito piu' a tale indirizzo. Questo significa anche, tra le altre cose, che non sono in grado di verificare alcuna differenza tra il vecchio contatore e quello appena installato.

Risposta:
Lei e' giustamente cosciente delle immense difficolta' per dimostrare l'infondatezza della richiesta ed il difetto nel funzionamento del contatore: anche mostrando le vecchie raccomandate con le quali lei contestava l'eccessivita' dell'importo, non c'e' alcuna prova ed il vecchio contatore e' stato eliminato, non consentendo neppure una perizia tardiva che -a seconda del problema riscontrato- potesse lasciar presupporre trattarsi di un problema datato oppure di un guasto recente. L'unica possibilita' e' quella di convocare la ditta davanti al giudice di pace, non pero' per un contenzioso ma solo per una conciliazione.
 
 
 
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